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QS Edizioni - sabato 23 novembre 2024

Regolarizzati 11mila liberi professionisti. Recuperati 35 mln di euro

9 marzo - Sono stati ben  4.718 medici e dentisti libero professionisti che nel 2011 non avevano correttamente indicato i loro redditi ai fini previdenziali. Professionisti individuati dalla Fondazione Enpam grazie all’incrocio dei dati con l’Anagrafe tributaria, un’attività che l’ente previdenziale dei medici e degli odontoiatri realizza dal 2006.
 
In totale, nell’anno 2011 i controlli interni, i ravvedimenti volontari e gli incroci dei dati con l’Anagrafe tributaria hanno permesso alla Fondazione Enpam di emettere provvedimenti di regolarizzazione contributiva nei confronti di oltre 11mila  medici e dentisti liberi professionisti per un importo totale posto in riscossione di circa 35 milioni di euro.
 
“Queste misure di controllo, che hanno riguardato gli iscritti al fondo generale-Quota B dell’Enpam – si legge in una nota della Fondazione –mirano a garantire che tutti i medici e i dentisti che fanno libera professione maturino pensioni adeguate. Molto spesso, infatti, capita che i sanitari, dopo aver correttamente dichiarato al fisco i loro redditi, dimentichino di regolarizzare la loro posizione contributiva, correndo il rischio di ricevere, al momento del pensionamento, assegni più bassi del previsto.I liberi professionisti, inoltre, hanno interesse a versare i contributi previdenziali perché sono interamente deducibili dalle tasse, con un risparmio fino al 43 per cento sugli importi versati”.
 
Nell’aprile 2011 la Fondazione Enpam e l’Agenzia delle Entrate hanno inoltre firmato una convenzione per la cooperazione informatica, addirittura anticipando la successiva manovra estiva del Governo, che ha esteso questa possibilità a tutti gli enti previdenziali privati.
9 marzo 2012
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