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QS Edizioni - sabato 23 novembre 2024

Governo e Parlamento

Tamponi. Zampa: “Al via trattative con medici di famiglia e pediatri per esecuzione test rapidi”

immagine 16 ottobre - "La Sisac potrà avviare le trattative negoziali per individuare anche le misure necessarie per assicurare la somministrazione in sicurezza dei test. Il sistema di sorveglianza sarà potenziato attraverso l'arruolamento di un numero maggiore di medici sentinella, sempre tra i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta". Così la sottosegretaria alla Salute rispondendo oggi in Aula alla Camera all'interpellanza urgente di Menga (M5S).
"Il 14 ottobre il Ministro Speranza ha inviato una nota al comitato di settore, finalizzata alla predisposizione di un atto di indirizzo integrativo, per definire lo stralcio di accordo collettivo nazionale per prevedere il coinvolgimento dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta nell'esecuzione dei tamponi antigenici rapidi. Nella seduta di ieri del comitato di settore, l'atto di indirizzo è stato adottato e inviato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con il concerto del Ministro Speranza. Pertanto, ad horas, è proprio imminente, la Sisac potrà avviare le trattative negoziali per individuare anche le misure necessarie per assicurare la somministrazione in sicurezza dei test".
 
Inoltre, "il sistema di sorveglianza sarà infatti potenziato attraverso l'arruolamento di un numero maggiore di medici sentinella, sempre tra i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, per poter raggiungere una copertura di almeno il 4 per cento della popolazione regionale, 4 per cento per ciascuna Asl e per ciascuna fascia di età".
 
Così la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, rispondendo questa mattina in Aula alla Camera all'interpellanza urgente sul tema presentata Rosa Menga (M5S).
 
Di seguito la risposta integrale della sottosegretaria Zampa:
 
"La ringrazio molto signor Presidente. Grazie onorevole Menga. Davvero vorrei rassicurarla riguardo al tema della tutela dei professionisti sanitari che operano in regime di convenzione. Come non può non essere evidente, questa è una delle priorità istituzionali del nostro Ministero, del Ministero che ho l'onore di rappresentare in quest'Aula. Proprio a questo fine, si sono svolti una serie di incontri tra il Ministero della Salute e i sindacati di categoria che li rappresentano, FIMMG, SNAMI, SMI e Intesa sindacale per i medici di medicina generale, nonché la FIMP che, come lei sa, rappresenta i pediatri di libera scelta. L'ultimo tra questi incontri si è tenuto nei giorni scorsi, il 13 ottobre.
 
Nel corso di questi incontri, e, in particolare, dell'ultimo, è stata condivisa la possibilità di sottoscrivere - quindi è in via di conclusione - uno stralcio di accordo collettivo nazionale che avrà e ha una duplice finalità: definire le disposizioni necessarie a garantire la distribuzione e l'utilizzo delle apparecchiature sanitarie per la diagnostica di primo livello, di cui all'articolo 1, comma 449, della legge n. 160 del 2019, e prevedere il coinvolgimento dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta nell'esecuzione dei tamponi antigenici rapidi, garantendo al contempo l'adozione di tutte le necessarie misure organizzative volte ad assicurare la massima sicurezza dei pazienti e dei professionisti sanitari, è evidente che questa non può che essere una precondizione di questa iniziativa.
 
Il 14 ottobre il Ministro Speranza ha inviato una nota al comitato di settore, finalizzata alla predisposizione di un atto di indirizzo integrativo, per definire lo stralcio di accordo collettivo nazionale a cui ho fatto riferimento, ovviamente nel più breve tempo possibile, e, nella seduta di ieri del comitato di settore, l'atto di indirizzo è stato adottato e inviato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con il concerto del Ministro Speranza. Pertanto, ad horas, è proprio imminente, la SISAC potrà avviare le trattative negoziali per individuare anche le misure necessarie per assicurare la somministrazione in sicurezza dei test, questo a tutela - come ho detto - dei pazienti e dei professionisti sanitari, garantendo peraltro, laddove dalle nuove misure derivi un maggiore impegno lavorativo, un incremento della remunerazione delle prestazioni professionali erogate.
 
Peraltro, mi fa piacere sottolineare come ci siano esperienze già in essere di grande qualità e assolutamente tutelanti della sicurezza in giro nel Paese. Inoltre, in data 14 ottobre, il Ministro ha inviato una specifica direttiva al commissario per l'emergenza, affinché provveda direttamente ad attivare le procedure per l'acquisto e la distribuzione delle relative apparecchiature sanitarie, sulla base di specifici fabbisogni regionali. Per completezza, rammento che il Ministro Speranza, già in occasione del suo recente intervento al congresso nazionale della FIMMG, che si è tenuto, come sa, nei giorni scorsi in Sardegna, ha inteso sottolineare l'intento di velocizzare i tempi per consentire di rendere disponibili le risorse finanziarie, previste dall'ultima legge di bilancio, destinate alla diagnostica di primo livello, che agevolerà i percorsi di diagnosi nell'attuale contesto emergenziale.
 
Sempre in tema di misure avviate per fronteggiare l'emergenza sanitaria in corso e cogliendo ulteriori spunti offerti dalla sua importante interpellanza, ricordo che lunedì 12 ottobre è partita la raccolta delle segnalazioni relative ai casi di sindromi simil-influenzali, che terminerà domenica 25 aprile 2021, salvo ulteriori comunicazioni collegate alla situazione epidemiologica nazionale. Il sistema di sorveglianza InfluNet si basa su una rete di “medici sentinella”, costituita da medici di medicina generale e da pediatri di libera scelta reclutati dalle regioni, che segnalano i casi di sindrome simil-influenzale osservati tra i loro assistiti. I medici sentinella e altri medici, che operano nel territorio, negli ospedali, collaborano di regola anche alla raccolta di campioni biologici per l'identificazione di virus circolanti, tuttavia il protocollo InfluNet prevede, per la stagione 2020-2021 in corso, alcuni cambiamenti rispetto alla precedente stagione influenzale, dovuti al contesto emergenziale della pandemia da COVID-19.
 
Il primo cambiamento consiste proprio nella denominazione “Protocollo operativo InfluNet e CovidNet”: Il sistema di sorveglianza sarà infatti potenziato attraverso l'arruolamento di un numero maggiore di medici sentinella, sempre tra i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, per poter raggiungere una copertura di almeno il 4 per cento della popolazione regionale, 4 per cento per ciascuna ASL e per ciascuna fascia di età. Parallelamente sarà implementata anche la sorveglianza virologica con l'aumento del numero di tamponi effettuati tra gli assistiti dai medici sentinella. Poiché la sintomatologia dell'influenza è paragonabile a quella del COVID-19, sarà effettuata con lo stesso tampone la ricerca dei virus influenzali e del Sars-COV-2. Sottolineo che agli assistiti con sindrome simil-influenzale il tampone non sarà più effettuato dal medico sentinella, bensì dalla ASL competente a cui il medico appartiene.
 
La situazione emergenziale legata alla pandemia da COVID-19 non permette al medico sentinella di effettuare il tampone oro-naso-faringeo al proprio assistito presso il proprio studio medico, pertanto il medico sentinella effettuerà il triage telefonico e, qualora i sintomi dichiarati dal proprio assistito risultassero compatibili con la definizione di sindrome simil-influenzale, egli registrerà nel portale InfluNet i dati relativi al proprio assistito. Il prelievo verrà effettuato dall'ASL di competenza nei riguardi del paziente e, in tal modo, segnalato dal medico sentinella nel portale InfluNet. Segnalo che il prelievo debba essere eseguito durante la fase acuta della malattia, cioè in situazione di rialzo febbrile. La raccolta dei campioni verrà gestita dalle regioni e dalle ASL territoriali, in base alle articolazioni della propria organizzazione socio-sanitaria a livello territoriale e locale. Concludo, rassicurando che il Ministero della salute segue con la debita e necessaria attenzione l'attuazione e gli sviluppi delle iniziative e procedure ora illustrate".
 

La componente della Commissione Affari Sociali Rosa Menga, ha così replicato: “Con l’incremento dei contagi da Sars-CoV2 ancora una volta, seppur su base volontaria, i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta sono chiamati ad operare in prima linea. Due figure professionali fondamentali e preziose nell’attività di contrasto al Covid-19. Con l’intenzione del Governo di far eseguire i test antigenici rapidi direttamente negli studi dei medici di medicina generale, si rende opportuno garantire la massima sicurezza per la salute di queste figure professionali, disponibili allo svolgimento di tale nuova mansione, nonché di tutti i pazienti che accedono presso i loro studi”. 
 
“Per questo siamo soddisfatti che si siano conclusi gli incontri tra il Ministero della Salute e i sindacati rappresentativi delle due categorie, al fine di definire il nuovo accordo collettivo nazionale. Passaggi preliminari fondamentali – aggiunge Menga - affinché l’organo pubblico responsabile di questa negoziazione, la Sisac, possa ora definire nel dettaglio tutte le nuove modalità operative e la corrispondente retribuzione a fronte di queste nuove mansioni. Infatti, - prosegue - fino ad ora questi medici hanno continuato ad operare pur essendo esclusi dalle forniture di dispositivi di protezione individuale e senza le adeguate tutele risarcitorie, in caso di contagio, all'interno dell'ambiente di lavoro o nello svolgimento dell'attività lavorativa, perché le polizze da loro stipulate non riconoscono l'infezione da Sars-CoV2 come causa di infortunio sul lavoro. Ci auguriamo anche che presto vengano sbloccati i 235 milioni di euro stanziati nella scorsa legge di Bilancio per gli apparecchi diagnostici per i medici di famiglia. Questo Governo si sta impegnando per offrire risorse e strumenti che elevino la qualità del lavoro di questa categoria, dimostrando un’attenzione che per troppi anni invece è mancata e che mi auguro prosegua ben oltre l’emergenza Covid-19”, conclude.
16 ottobre 2020
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