"Il presidio ospedaliero Abele Ajello di Mazara del Vallo, compreso nel bacino territoriale 3 - Palermo e Trapani, è stato classificato come Dea di I livello, svolgendo, inoltre, il ruolo di centro traumatologico di zona nell'ambito della rete tempo dipendente trauma e di spoke nell'ambito della rete IMA (infarto miocardico acuto). Fatta questa premessa va ribadito che l'allocazione di unità semplici o complesse nell'ambito dei presidi ospedalieri non corrisponde ad alcun automatismo derivante dalla classificazione degli stessi, rappresentando, piuttosto, una scelta organizzativa discrezionale della regione, il cui merito non è scrutinabile dal Ministero della salute".
Così il sottosegretario alla Salute,
Armando Bartolazzi, ha risposto oggi in Aula alla Camera all'
interrogazione sulle iniziative di competenza per assicurare l'osservanza del decreto ministeriale n. 70 del 2015 nell'ambito della riorganizzazione della rete ospedaliera siciliana, con particolare riferimento all'ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo, presentata da
Vita Martinciglio (M5S).
Di seguito la risposta integrale del sottosegretario Bartolazzi:
"Preliminarmente, devo ricordare che la regione siciliana, con la DGR n. 329 del 2018, recante: “Riorganizzazione della rete ospedaliera ai sensi del D.M. 2 aprile 2015 n.70”, ha revisionato la precedente programmazione adottata con decreto assessorile n. 629/2017 e, in data 5 novembre 2018, ha trasmesso il nuovo provvedimento di riorganizzazione del Sistema di rete dell'emergenzaurgenza.
Tale documentazione è stata discussa nella riunione del Tavolo per il monitoraggio dell'attuazione del D.M. n. 70 del 2015 in data 14 novembre 2018. In esito alla valutazione, è stato richiesto alla regione di approvare formalmente il documento di programmazione regionale e di recepire le indicazioni riportate nel parere del Tavolo del DM n. 70 del 2015. La Regione, in data 11 gennaio 2019 ha, pertanto, adottato il decreto assessorile n. 22: "Adeguamento della rete ospedaliera al D.M. 2 aprile 2015, n. 70", il quale - lo dico subito - è attualmente in fase di monitoraggio.
Con riferimento all'oggetto specifico dell'interpellanza, confermo che il presidio ospedaliero "Abele Ajello” di Mazara del Vallo, compreso nel bacino territoriale 3 - Palermo e Trapani, è stato classificato come Dea di I livello, svolgendo, inoltre, il ruolo di centro traumatologico di zona nell'ambito della rete tempo dipendente trauma e di spoke nell'ambito della rete IMA (infarto miocardico acuto).
Fatta questa premessa, va chiarito che - con particolare riferimento alla questione, posta nell'interpellanza, della identificazione delle strutture semplici e complesse - il D.M. n. 70 fornisce la configurazione degli ospedali in ordine alle attività da erogarsi a beneficio dei cittadini, mentre l'articolazione delle discipline sulla base dei bacini di utenza è demandata all'autonomia programmatoria della regione, fermo restando, ovviamente, il rispetto degli standard. In altre parole, il Ministero della salute, nell'esercizio dei suoi poteri regolatori e di controllo finalizzati ad assicurare l'omogeneità delle prestazioni sanitarie sul territorio, non estende la propria analisi anche all'organigramma interno delle strutture, il quale, come detto, è stabilito dalle regioni con piena autonomia.
Va dunque ribadito che l'allocazione di unità semplici o complesse nell'ambito dei presidi ospedalieri non corrisponde ad alcun automatismo derivante dalla classificazione degli stessi, rappresentando, piuttosto, una scelta organizzativa discrezionale della regione, il cui merito non è scrutinabile dal Ministero della salute".
Vita Martinciglio (M5S), replicando, ha considerato esauriente la risposta, in quanto ha riconosciuto in primis come i volumi di attività registrati negli ultimi anni nel presidio ospedaliero “Abele Ajello” di Mazara del Vallo hanno certamente risentito delle condizioni logistiche dell'ospedale, che, sottoposto ad interventi strutturali complessi, è stato per lungo tempo non operativo. "Ringrazio anche per aver rimarcato che tale circostanza abbia inevitabilmente influito sull'analisi dei dati di attività del NSIS-2017, riferita alle altre discipline del presidio, che, infatti, hanno fatto rilevare complessivamente un tasso di occupazione al di sotto del valore standard, indicato dal DM n. 70 del 2015. Fatta questa premessa, ringrazio infine per l'impegno assunto dal Ministero ad assicurare che il tavolo di monitoraggio del DM n. 70 del 2015 procederà con scrupolo alla verifica della coerenza della programmazione regionale con i criteri e gli standard fissati dal DM n. 70/2015 ed in particolare a verificare l'effettiva realizzazione degli interventi di sviluppo del presidio programmati dalla regione Sicilia".