La discutibile decisione del Governo di aggirare l'attuale legge sui vaccini potenziando lo strumento dell'autocertificazione è solo il preludio di quello che ci aspetterà nelle prossime settimane. La ministra della Salute
Giulia Grillo ha annunciato l'arrivo in Parlamento di un disegno di legge congiunto di M5S e Lega per il superamento della legge Lorenzin.
La stessa Grillo, da parlamentare, appena 7 mesi fa, presentando in conferenza stampa la proposta di legge Taverna, aveva parlato dell'importanza delle evidenze scientifiche nella scelta tra un approccio legato all'obbligo piuttosto che alla libera scelta in tema di vaccini. Ebbene, a meno di un anno di distanza dall'entrata in vigore della legge Lorenzin, è stato riscontrato che
la copertura anti-polio nei bambini nati nel 2015 si avvicina al valore soglia dell’Oms (95%) guadagnando, nel 2017, un +1,2% rispetto al 2016. La copertura per la prima dose di vaccino contro il morbillo cresce del 4,42%. Aumentano anche le coperture nei confronti delle vaccinazioni non obbligatorie.
Insomma, dopo l'emergenza dello scorso anno, con 5 mila casi legati al solo morbillo e 4 decessi, la situazione sta decisamente migliorando. E cosa decide di fare il Governo sulla base di queste evidenze scientifiche? Annuncia lo smantellamento dell'attuale legge, mettendo così a rischio la salute delle persone per interessi puramente politici.
Perché se davvero il loro interesse primario fossero le alte coperture vaccinali, tutto farebbero, tranne che smontare una norma che sta già dando i suoi frutti.
Una norma, ricordiamo, che già contiene in sé il superamento dell'obbligo. Le vaccinazioni anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella dovevano restare obbligatorie per soli tre anni. Venne infatti
prevista la possibile cessazione dell’obbligatorietà per una o più di queste vaccinazioni sulla base dei dati epidemiologici e delle coperture vaccinali raggiunte.
Dunque, se non sono le evidenze scientifiche a muovere M5S e Lega, e dal momento che il parziale superamento dell'obbligo era già previsto dalla legge Lorenzin, cosa si cela dietro questa decisione? La risposta è semplice. Basta leggere le dichiarazioni di
Matteo Salvini che, a più riprese in questi mesi, ha definito i
vaccini obbligatori "inutili" e "dannosi". A questo, aggiungiamo che
il M5S deve dare risposta a quella platea no vax che è parte del suo elettorato. Un dato certo e riscontrabile, basta farsi un giro tra le pagine social della ministra Grillo per leggere le centinaia e centinaia di commenti di elettori no vax che continuano a richiedere con forza la cancellazione dell'obbligo.
Dare un segnale di apertura ad una 'minoranza rumorosa' ed antiscientifica è molto pericoloso. Cambiare in maniera radicale e frettolosa l'attuale legge manderebbe un messaggio sbagliato al Paese. Sarebbe far prevalere la posizione di chi, in maniera del tutto infondata, critica la pericolosità dei vaccini. E, ancor peggio, tutto questo getterebbe discredito su quell'importante lavoro poratato avanti dalle nostre Istituzioni scientifiche.
Come se già questo non fosse di per sé sufficiente, si decide poi di istituire un
Tavolo degli esperti "indipendenti". "Indipendenti", questa la parola chiave.
Seppur indirettamente, si gettano così ombre inaccettabili sull'indipendenza di tutti coloro che hanno lavorato in questi anni alla legge Lorenzin e al Piano nazionale vaccini. Ricordiamo che sui vaccini non hanno lavorato solo l'Istituto superiore di sanità ed il Consiglio superiore di sanità, ma anche Società scientifiche e sindacati di pediatri e medici di famiglia. Si vuol forse mettere in dubbio la loro indipendenza?
Questo modus operandi è inacettabile. E lo è ancor di più dal momento che si parla della tutela della salute pubblica. In questi giorni gli esponenti pentastellati si sono, non casualmente, scatenati tutti contro il presidente dell'Iss
Walter Ricciardi, reo di aver ricordato alla ministra Grillo l'importanza delle vaccinazioni.
Non una risposta è però arrivata, da parte loro, all'appello lanciato dalla loro collega Elena Fattori che, giustamente, invitava a pensare alla salute di tutti quei bambini più fragili che rischierebbero l'esclusione sociale a causa della presenza di malattie che potrebbero essere debellate.
L'Italia e le sue Istituzioni scientifiche non si meritano questo Governo di 'apprendisti stregoni'.
Federico Gelli
Responsabile Nazionale Sanità del Partito Democratico