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QS Edizioni - sabato 23 novembre 2024

Governo e Parlamento

Biotestamento e Ddl Lorenzin. Ultimi tentativi per portarli a casa. De Biasi (Pd): “Unico modo è approvarli senza modifiche”. Ma pesa il ‘no’ di medici, farmacisti e veterinari alla riforma degli Ordini

immagine 28 novembre - È di oggi la notizia del possibile ricorso al cosiddetto 'canguro' per il biotestamento. "Credo sia l'unica via percorribile visti anche i tempi stretti. È improponibile l'esame di 3.000 emendamenti in Aula", ha spiegato la presidente della Commissione Sanità. E sul ddl Lorenzin: "Giovedì inizieremo e concluderemo le audizioni con le Federazioni più scettiche (medici, farmacisti e veterinari). I tempi per l'approvazione ci sono. Ma se si dovessero allungare i tempi, farò nomi e cognomi di chi impedirà il riconoscimento professionale di migliaia di operatori",
Ultimi giorni di lavoro al Senato sulla legge di Bilancio. Il testo, che verrà licenziato oggi dalla V Commissione, inizierà il suo iter in Aula a partire da domani. Dalla settimana prossima, poi, inizierà il tour de force per tentare di portare a casa gli ultimi due importanti provvedimenti rimasti ancora in ballo per la sanità prima dello scioglimento delle Camere: il biotestamento ed il ddl Lorenzin sulla riforma degli Ordini professionali e le sperimentazioni cliniche.
 
È di oggi la notizia del possibile ricorso al cosiddetto 'canguro' per il biotestamento, ossia quel meccanismo che permette di cancellare in un sol colpo centinaia di emendamenti. "Credo che potremo ricorrere al 'canguro'. Su questo si era già epsresso il presidente Grasso il mese scorso spiegando che il meccanismo è utilizzabile se c'è unanimità di consensi o con il testo in Aula - ha spiegato a Quotidiano Sanità la presidente della Commissione Sanità Emilia Grazia De Biasi (Pd) -. Quindi va innanzitutto calendarizzato il provvedimento. Vedremo poi cosa verrà presentato per l'Aula. Ma credo che l'unica via percorribile sia proprio quella del 'canguro'. Visti anche i tempi stretti, credo sia improponibile l'esame di 3.000 emendamenti in Assemblea".
 
Per la senatrice dem "i tempi per l'approvazione ci sono", così come "la volontà politica espressa da più parti, da Renzi alla Leopolda così come dal M5S. Bisogna ora solo tradurre in fatti queste dichiarazioni di intenti".
 
Discorso a parte, invece, quello sul ddl Lorenzin. Il prossimo giovedì 30 novembre è stata programmata un'audizione in Commissione Sanità con Fnomceo, Fofi e Fnovi. Nelle scorse settimane medici, farmacisti e veterinari avevano epsresso in maniera congiunta il loro secco "no" ad una riforma giudicata "irricevibile". Per le tre Federazioni professionali il testo del Ddl Lorenzin come ratificato dalla Camera “non rappresenta lo strumento idoneo al rinnovamento delle professioni già ordinate e alla configurazione in Ordini di professioni sanitarie non ancora ordinate. Non affronta il cuore delle questioni, e non propone per gli Ordini un ruolo nuovo e moderno”. Da qui la decisione di costituire un Comitato di Coordinamento permanente aperto a tutte le professioni sanitarie.
 
Anche in questo caso sussiste poi il problema legato al fattore tempo, dal momento che, rispetto a questo provvedimento, in Aula al Senato avrebbero la precedenza il biotestamento, lo ius soli e la legge di Bilancio che, con ogni probabilità, tornerà a Palazzo Madama per un via libera definitivo in terza lettura.
 
Ma ad allontanare i sospetti di un possibile impantanamento della riforma in Commissione con il via ad un nuovo ciclo di audizioni è la stessa De Biasi: "Giovedì terremo alcune audizioni delle Federazioni più scettiche sul provvedimento come richiestoci dalle opposizioni. Queste avverranno in modo informale perché il testo non è stato ancora incardinato e, per farlo, dobbiamo aspettare il via libera alla legge di Bilancio. Ad ogni modo le audizioni inzieranno e si concluderanno lo stesso giovedì".
 
Anche in questo caso, il via libera al ddl passa per l'approvazione del testo, senza modifiche, così come licenziato dalla Camera. "Penso che anche in questo caso ci siano i tempi per portare a termine il lavoro svolto in questi anni. Poi, ognuno si prenderà le proprie responsabilità. Se qualcuno vorrà modificare il testo o allungare eccessivamente i tempi di lavoro in Commissione farò nomi e cognomi di chi impedirà il riconoscimento professionale di migliaia di operatori", conclude De Biasi.
 
Infine, da sottilineare come tra gli emendamenti alla manovra ancora in fase di esame in Commissione Bilancio ci sia quello sulla tassazione del fumo, proposto proprio dalla XII Commissione, con il quale si punta a liberare un gettito pari ad almeno 600 mln da investire in sanità. "Sull'approvazione di questo emendamento sono molto pessimista, le voci che ci arrivano sono tutt'altro che positive. Staremo a vedere in giornata", ha concluso la presidente della Commissione Sanità.
 
Giovanni Rodriquez
28 novembre 2017
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