toggle menu
QS Edizioni - domenica 24 novembre 2024

Governo e Parlamento

Aifa. Dalle Regioni tre nomi per la presidenza: Remuzzi, Vella e Gaudio. Ma il primo resta favorito

immagine 10 marzo - I presidenti delle Regioni hanno ufficializzato ieri le loro proposte per la nomina del presidente dell’Agenzia dei farmaci restata vacante da quando Melazzini è passato alla direzione generale. Da quanto si apprende tra i tre sarebbe Remuzzi il candidato con più consensi della terna. 
L’Agenzia italiana del farmaco dovrebbe avere presto un nuovo presidente. La carica, come è noto, è vacante da metà novembre scorso, da quando l'allora presidente in carica Mario Melazzini si insediò ufficialmente come direttore generale dell’Agenzia dopo la sua nomina da parte del ministro Lorenzin a seguito delle dimissioni di Luca Pani.
 
Fin da subito per sostituirlo circolò il nome di Giuseppe Remuzzi, Direttore del Dipartimento di Medicina dell’Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII (ex Ospedali Riuniti) di Bergamo e coordinatore delle ricerche del Centro di Ricerche Cliniche per le Malattie Rare "Aldo e Cele Daccò” dell’Istituto Mario Negri (vedi curriculum).
 
Ed ora il nome di Remuzzi è stato ufficializzato nelle proposte che ieri i presidenti delle Regioni hanno inviato al ministro della Salute cui spetta la nomina, d’intesa con la Conferenza Stato Regioni.
 
Ma Remuzzi non è il solo candidato espresso dalle Regioni. Insieme a lui ci sono infatti Stefano Vella, Direttore del Centro GLOB - Centro nazionale salute globale dell’Istituto superiore di sanità (vedi curriculum) e Carlo Gaudio, già ora in Aifa come membro del Cda dell'Agenzia. Gaudio è Ordinario di Cardiologia alla Sapienza di Roma, dove è anche Direttore del Dipartimento Cuore e Grossi Vasi “A. Reale e Direttore Struttura Complessa di Cardiologia e Angiologia (vedi curriculum).
 
Dai boatos che abbiamo raccolto il nome di Remuzzi sembra essere in pole position, anche se restano in campo le polemiche (già sollevate nei mesi scorsi quando per la prima volta si parlò della sua candiatura al vertice di Aifa) per un suo possibile conflitto di interesse visto il ruolo nel Mario Negri.
 
 
10 marzo 2017
© QS Edizioni - Riproduzione riservata