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QS Edizioni - sabato 23 novembre 2024

Governo e Parlamento

Responsabilità professionale. Gelli (Pd): “Già perso un anno per ping-pong con Senato. Con riforma costituzionale stop a tempi lunghi”

immagine 25 novembre - Lo ha dichiarato il responsabile sanità del Pd dopo l'ennesimo rinvio del disegno di legge in Aula al Senato. "Ci auguriamo a questo punto che il 6 dicembre, data calendarizzata per la nuova discussione del testo, si concluda questo iter in Senato. L'appuntamento del 4 dicembre, anche alle luce di quanto accaduto, sarà fondamentale per poter continuare questa stagione di riforme.”
“Sono molto dispiaciuto dell'ennesima opportunità persa ieri al Senato per approvare il testo sul rischio professionale. Ancora una volta abbiamo dovuto rinviare una legge che è stata approvata in prima lettura alla Camera ormai più di un anno fa. La riforma costituzionale servirà ad eliminare questo inutile e dannoso ping pong che ci mette davanti a tempi vergognosamente lunghi e inaccettabili. Continuare a fare questo 'spezzatino' approvando pochi articoli ogni volta che c'è uno spazio libero non è serio per il valore del provvedimento e per la dignità dell'Aula. Ci auguriamo a questo punto che il 6 dicembre, data calendarizzata per la nuova discussione del testo, si concluda questo iter in Senato”.
 
E' quanto dichiarato da Federico Gelli, responsabile Sanità Pd e relatore alla Camera della proposta di legge sul Rischio Professionale dopo il rinvio ieri in Senato della votazione degli ultimi articoli del testo a causa della mancanza del numero legale.

“Anche oggi - prosegue Gelli -, parlando davanti ad un platea di circa mille persone in occasione del Congresso Nazionale SIMG a Firenze, ho avuto la conferma che il cammino intrapreso per modificare la Costituzione sia apprezzato e sostenuto dall'intero settore sanitario a conoscenza dell'importanza delle riforme approvate oggi fra cui l'aumento del fondo sanitario di 2 miliardi e il rinnovo dei contratti dei medici convenzionati dopo sette lunghi anni di attesa. Il nostro obiettivo era quello di arrivare al referendum anche con l'approvazione del ddl al Senato. Ora andremo avanti ancora più decisi per migliorare il nostro Paese e l'appuntamento del 4 dicembre, anche alle luce di quanto accaduto, sarà fondamentale per poter continuare questa stagione di riforme.”
25 novembre 2016
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