“In merito alla nuova normativa appena varata dal Governo sulle nomine dei manager della sanità Federsanità ANCI ritiene che il provvedimento (che nello spirito si ispira a quanto pensato nei primi anni ’90) sia condivisibile rispetto alle moderne esigenze evolutive del SSN e dei Sistemi Regionali che richiedono una governance moderna, ben interpretata dalla proposta di un Elenco Nazionale dei Direttori Generali delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere”. È quanto sottolinea in una nota
Federsanità Anci sul dlgs approvato ieri dal Cdm su cui la
Federazione era stata audita un mese fa nelle commissioni parlamentari.
“La figura del Direttore Generale secondo gli ormai consolidati pronunciamenti giurisprudenziali – rileva la Federazione - , ha una valenza eminentemente tecnico professionale che entra nella “vita del rapporto” con tutte le caratteristiche giuridiche della dimensione professionale, superando i distorsivi principi dello spoil system destabilizzanti per il sistema, che possono favorire un’impropria “politicizzazione” (“cattiva politica”) della gestione aziendale. Diviene, pertanto, evidente che la scelta del DG non può essere totalmente libera e discrezionale bensì legata (come la sua valutazione dell’operato) a fattori oggettivi che trovino riscontro nella letteratura manageriale e sanitaria”.