“La crisi nordafricana iniziata nel gennaio 2011 è in costante evoluzione. Ciò comporta un’emergenza umanitaria nei territori del Maghreb, in particolare in Libia e nelle zone confinanti con la Tunisia e l'Egitto. Ha anche un potenziale impatto nei vicini Paesi europei, che sono chiamati ad assicurare adeguate condizioni sanitarie alle popolazioni in fuga dal Nord Africa, così come a quelle dei Paesi ospitanti. Dal gennaio 2011, decine di migliaia di persone hanno raggiunto le coste mediterranee d’Europa”. Con queste parole una nota congiunta del ministero della Salute italiano, della Commissione Europea e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità annunciato il vertice che si svolgerà domani a Roma per rafforzare la cooperazione ed il coordinamento internazionali sugli aspetti sanitari della crisi per garantire che i sistemi sanitari riceventi siano adeguatamente preparati a rispondere ai bisogni emergenti.
L’incontro è stata organizzato dal ministero della Salute italiano, in collaborazione con la Commissione Europea Direzione Generale Salute e Protezione dei Consumatori e con il sostegno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Ufficio Regionale per l’Europa, l’evento riunirà delegati di alto livello provenienti da Cipro, Francia, Grecia, Malta e Spagna, insieme ai rappresentanti delle principali agenzie delle Nazioni Unite e dell'Unione Europea coinvolte (Oms Ufficio Regionale per il Mediterraneo Orientale, l'Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (UNHCR), l’Organizzazione Internazionale per la Migrazione (Iom), e il Centro Europeo per Prevenzione e il Controllo delle Malattie (Ecdc)).
“Sin dall’inizio della crisi in Nord Africa – dichiara il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, nella nota – abbiamo avviato iniziative immediate per rafforzare la sorveglianza epidemiologica e l’assistenza sanitaria sia ai profughi che sbarcano sulle coste europee, sia nei Paesi africani al centro della crisi. In collaborazione con le Regioni abbiamo inviato task force mediche e un team multidisciplinare dell’Istituto nazionale per la promozione della salute dei migranti. Anche grazie a queste azioni tempestive abbiamo evitato che l’emergenza igienica che si è manifestata nei primi giorni a Lampedusa si trasformasse in emergenza sanitaria. Ora dobbiamo estendere la sorveglianza epidemiologica e l’assistenza sanitaria anche nei centri di accoglienza dei profughi diffusi in Italia e negli altri Paesi di arrivo”.
Fazio ha quindi spiegato che nel corso dell’incontro di domani a Roma “concorderemo con l’Oms, la Commissione europea, i Paesi europei più coinvolti negli sbarchi e con le altre organizzazioni internazionali coinvolte, una serie di misure per rafforzare i controlli sanitari a tutela della salute dei migranti e dei cittadini europei”.
“E' di fondamentale importanza – ha osservato il Commissario europeo alla Salute John Dalli - che le sfide poste dall'attuale massiccio flusso migratorio proveniente dai Paesi Nordafricani siano gestite in modo coordinato. La Commissione Europea con il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (Ecdc) monitora regolarmente gli sviluppi della situazione con l'obiettivo di identificare rapidamente ogni potenziale minaccia alla salute pubblica, e in particolare i potenziali rischi dovuti alle malattie infettive ed epidemiche. Il quadro legislativo dell’Unione Europea concernente le malattie infettive offre un efficace sistema per l'allerta rapida, la risposta e la condivisione delle informazioni d'importanza strategica tra gli Stati Membri, la Commissione Europea e l'Organizzazione Mondiale della Sanità”.
Secondo il Direttore Regionale OMS per l'Europa Zsuzsanna Jakab, “gli sviluppi della crisi nord africana aggiungono una dimensione di urgenza sanitaria alle sfide presentate dai movimenti di popolazioni. Dobbiamo assicurare che i nostri sistemi sanitari siano in grado di fronteggiare le esigenze poste dall’aumento dei fenomeni di migrazione. Ogni migrante o richiedente asilo, e in particolare quelli più vulnerabili, fisicamente feriti o affetti da patologie croniche, o provati da un ambiente sovraffollato e da un viaggio impegnativo, dovrebbero poter avere un accesso tempestivo a cure sanitarie di qualità. Questo sarà il modo più sicuro per garantire che anche la popolazione residente sia protetta da potenziali rischi sanitari. L’Oms Europa è pronta a fornire supporto per affrontare queste sfide di salute pubblica in collaborazione con i nostri partner”.
La prima parte dell'incontro verterà sulla descrizione della situazione sanitaria e delle iniziative intraprese in Nord Africa, Italia e altri Paesi europei, compreso l'impatto delle migrazioni sui sistemi sanitari dei Paesi di accoglienza. Nella seconda parte dell’incontro, la discussione si concentrerà sulla preparazione, il coordinamento ed il sostegno internazionale. Al termine del dibattito i delegati ministeriali, il Commissario Europeo, il Direttore Regionale OMS per l'Europa, ed i rappresentanti delle organizzazioni internazionali partecipanti lavoreranno per concordare una serie di azioni per migliorare la preparazione dei servizi sanitari nazionali mediante il miglioramento della sorveglianza delle malattie, la diagnosi precoce ed il monitoraggio, e le misure di controllo ambientale e delle malattie, per far fronte alle sfide sanitarie che potrebbero presentarsi in caso di arrivo di un gran numero di migranti in Europa.