Fazio, intervenuto questa mattina alla tavola rotonda “Dal Governo Tecnico al Governo Clinico dell’Ospedale” ha ricordato l’importanza dell’istituzione nel 78 della legge 833 istitutiva del servizio sanitario nazionale. “Oggi però la sfida – ha detto il ministro – è lo spostamento dall’ospedale al territorio perchè non c’è più la sostenibilità per il sistema. I cronici vanno gestiti sul territorio è necessario arrivare a non più di 2,5 posti letto ogni mille abitanti”.
Il medico di famiglia insomma deve operare come “gatekeeper, come porta d’ingresso”.
In ministro ha poi ricordato come l’ospedale sia cambiato diventando “altamente tecnologico, con percorsi dedicati, ricoveri brevi e team multidisciplinari”. E di conseguenza i direttori sanitari sono diventate, secondo Fazio, figure “strategiche nella gestione del governo clinico”, che devono avere esperienze “tecnico-organizzative e manageriali con competenze in economia e diritto”.
A margine della tavola rotonda ai giornalisti che gli chiedevano se questa volta il nuovo testo sul Ddl governo clinico, allo studio della Camera, potrà essere approvato Fazio ha risposto “ogni volta può essere quella buona” aggiungendo, parlando dei tempi di approvazione del provvedimento:“previsioni non ne faccio”.