“Dopo la pronuncia della Consulta sul mancato rinnovo del contratto si continua a tagliare risorse al SSN, la mancata volontà di reperire i fondi per i contratti, il taglio del fondo del SSN che porta al di sotto del 6,5 % minimo per poter garantire i Lea sono l'ennesimo colpo alla tutela universale della salute”, lo ha dichiarato
Biagio Papotto, Segretario Generale CISL Medici, che ha così proseguito: “Questi tagli lineari rappresentano oltre al danno la beffa per quel terzo della popolazione, per la maggior parte residente al sud, che si vedrà ulteriormente diminuire servizi e prestazioni oltre ad aumentare della pressione fiscale regionale”.
“Sarebbe stato difficile reperire fondi aumentando la tassazione sulle abitudini voluttuarie? Gioco, fumo e superalcolici che oltre a fare danni sociali fanno danni economico sanitari incalcolabili, basti pensare che lo Stato incassa 11 miliardi l'anno dalle tasse sui tabacchi e ne spende 26 per le cure delle patologie derivanti dal tabacco!! Le nostre eccellenti strutture sanitarie – continua Papotto - sono al limite del collasso, manca una generazione di medici che non è stata inserita nel mondo del lavoro grazie al blocco del turn over che ha solo creato bizzarre forme di somministrazione di lavoro professionale a danno di stabilità ed aumentando la precarietà”.
“Con l’entrata in vigore della legge 161 del 30/10/2014 “norme sull’orario di lavoro” si rischierà, senza un adeguato rimpinguamento delle risorse umane degli ospedali e del territorio, di non poter garantire l’assistenza ai cittadini negli ospedali nonostante i sindacati abbiano chiesto all’ARAN di convocarli per iniziare a trovare una soluzione sull’orario di lavoro. Riteniamo che sia giunta l'ora di scelte coraggiose e trasparenti – avverte il segretario Cisl Medici - speriamo che la Camera trovi la forza per poter rimediare a questa insana scelta del Governo che porterà inevitabilmente i cittadini ad un obbligatoria ulteriore spesa per i bisogni di salute ed i nostri giovani medici a fuggire in altri paesi dopo averli formati”.
“Per questo motivo – conclude Papotto - insieme alle altre sigle sindacali ribadiamo il nostro invito a far sentire la nostra voce il 28 novembre nella manifestazione che si terrà a Roma, tutti in piazza per ribadire la nostra volontà di difendere quel diritto alla salute ancora garantito dalla nostra Carta costituzionale”.