“Zaia e Coletto si attaccano a tutto pur di giocare a fare gli scissionisti. Qualcuno spieghi al Governatore del Veneto e al suo assessore che il compito del responsabile della Salute, ruolo che Lorenzin sta assolvendo in pieno, deve essere quello di garantire che tutti i sistemi regionali siano in grado di erogare cure di qualità e secondo principi di efficienza, efficacia e appropriatezza a Pordenone come a Pollena Trocchia”. Ad affermarlo è il
Capogruppo di Ncd in Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, Raffaele Calabrò, schierandosi in difesa del ministro della Salute rispetto alle
dichiarazioni rilasciate ieri dal
presidente del Veneto, Luca Zaia, e dall'assessore alla Salute del Veneto, Luca Coletto, a commento dell
'intervista di Lorenzin a Radio24.
Calabrò evidenzia infatti come sia “un dato di fatto che oggi esista un gap tra la sanità settentrionale e quella meridionale, alimentato proprio dagli egoismi del Nord, da un riparto del fondo sanitario nazionale che ha fortemente penalizzato il Sud, che si è visto ogni anno sottrarre 70 euro pro capite, e da un blocco del turn over che ha mandato in affanno il sistema sanitario delle regioni in Piano di Rientro”.
Per Calabrò “non si capisce perché il Veneto teme le dichiarazioni di Lorenzin dirette a una maggiore consapevolezza da parte di tutti e all’applicazione del principio di chi sbaglia, paga. Di certo, il Sud non teme nulla, avendo dimostrato comportamenti virtuosi ed avendo notevolmente ridotto, a differenza del Veneto, la spesa sanitaria regionale”.