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QS Edizioni - sabato 23 novembre 2024

Governo e Parlamento

 Def. Camera e Senato approvano il documento e autorizzano il Governo a far slittare il pareggio di bilancio

immagine 17 aprile - Con 156 sì e 92 no a Palazzo Madama e 348 sì e 143 no a Montecitorio, il Parlamento ha approvato le risoluzioni di maggioranza sul Documento di finanza pubblica. Via libera dai due rami del Parlamento anche alla richiesta di autorizzazione del governo a far slittare il pareggio di bilancio al 2016.
Semaforo verde del Parlamento alla risoluzione di maggioranza sul Documento di economia e finanza. Alla Camera la risoluzione è stata approvata con 348 voti favorevoli e 143 contrari, mentre al Senato si sono registrati 156 sì, 92 no e 2 astenuti. Nella stessa seduta l'Aula di Palazzo Madama, ha approvato, a maggioranza
 assoluta, in un testo riformulato, le proposte di risoluzione della maggioranza e del senatore della Lega Roberto Calderoli, che approvano la relazione del Governo sulla richiesta di autorizzazione allo scostamento dall'obiettivo del pareggio strutturale di bilancio e impegnano a dare attuazione alle misure di rientro indicate. Nel pomeriggio è arrivato il via libera anche dalla Camera allo slittamento del raggiungimento del pareggio di bilancio, dal 2015 al 2016, con l'approvazione della risoluzione presentata a prima firma da Maino Marchi (PD).
Infine, a Palazzo Madama è stata approvata la proposta di risoluzione n. 100 dei Gruppi di maggioranza, e a Montecitorio la risoluzione presentata a prima firma Roberto Speranza, che impegnano il Governo a osservare i saldi di finanza pubblica in termini di indebitamento netto rispetto al Pil indicati nel Def; a ribadire in sede europea la necessità di una svolta di politica economica a sostegno della domanda aggregata, confermando la possibilità di utilizzare la clausola di flessibilità; a trasferire il carico fiscale dal lavoro e dall'impresa ai consumi e all'ambiente; a eliminare gradualmente l'Irap; ad attuare la delega fiscale; a selezionare gli interventi di revisione della spesa per evitare effetti recessivi; a riformare il patto di stabilità interno; a rilanciare gli investimenti pubblici; a dare soluzione strutturale al problema degli esodati; a promuovere una riforma del mercato del lavoro tesa a incrementare l'occupazione; a promuovere la riattivazione del credito alle imprese e a intensificare il contrasto all'evasione fiscale.
17 aprile 2014
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