Semaforo verde del Parlamento alla risoluzione di maggioranza sul Documento di economia e finanza. Alla Camera la risoluzione è stata approvata con 348 voti favorevoli e 143 contrari, mentre al Senato si sono registrati 156 sì, 92 no e 2 astenuti. Nella stessa seduta l'Aula di Palazzo Madama, ha approvato, a maggioranza
assoluta, in un testo riformulato, le proposte di risoluzione della maggioranza e del senatore della Lega
Roberto Calderoli, che approvano la relazione del Governo sulla richiesta di autorizzazione allo scostamento dall'obiettivo del pareggio strutturale di bilancio e impegnano a dare attuazione alle misure di rientro indicate. Nel pomeriggio è arrivato il via libera anche dalla Camera allo slittamento del raggiungimento del pareggio di bilancio, dal 2015 al 2016, con l'approvazione della risoluzione presentata a prima firma da
Maino Marchi (PD).
Infine, a Palazzo Madama è stata approvata la proposta di risoluzione n. 100 dei Gruppi di maggioranza, e a Montecitorio la risoluzione presentata a prima firma
Roberto Speranza, che impegnano il Governo a osservare i saldi di finanza pubblica in termini di indebitamento netto rispetto al Pil indicati nel Def; a ribadire in sede europea la necessità di una svolta di politica economica a sostegno della domanda aggregata, confermando la possibilità di utilizzare la clausola di flessibilità; a trasferire il carico fiscale dal lavoro e dall'impresa ai consumi e all'ambiente; a eliminare gradualmente l'Irap; ad attuare la delega fiscale; a selezionare gli interventi di revisione della spesa per evitare effetti recessivi; a riformare il patto di stabilità interno; a rilanciare gli investimenti pubblici; a dare soluzione strutturale al problema degli esodati; a promuovere una riforma del mercato del lavoro tesa a incrementare l'occupazione; a promuovere la riattivazione del credito alle imprese e a intensificare il contrasto all'evasione fiscale.