“Dopo più di venti anni di sofferenti battaglie, il governo riconosca finalmente ai cittadini infettati da Hiv, epatite B o C dopo una trasfusione o somministrazione di emoderivati la rivalutazione dell’indennità, aggiungendo ai 542 euro già previsti la rivalutazione calcolata in circa 140 euro al mese e gli arretrati - circa 15 mila euro a persona. Lo scorso 3 settembre la Corte europea dei diritti umani ha stabilito che lo Stato italiano deve versare l’adeguamento dell’indennità integrativa, dunque ci aspettiamo azioni immediate per riconosce a tutti i circa 60mila cittadini italiani infettati, senza differenze, la possibilità di percepire gli arretrati dell'adeguamento Istat per l'indennizzo loro riconosciuto”.
Lo chiede al ministro della Salute il Gruppo del Partito democratico con una interrogazione presentata dalla capogruppo in Commissione Affari sociali,
Donata Lenzi, e che verrà discussa domani durante il question time.