Il Partito democratico scopre le sue carte e ieri ha annunciato una serie di emendamenti alla spending review sanitaria per ridurre l'impatto dlela manovra e soprattutto per evitare "tagli lineari" che inciderebbero senza distinzioni su tutte le Regioni indipendentemente dalle rispettive politiche di controllo della spesa già eventualmente adottate.
A presentare il pacchetto è stata la senatrice
Fiorenza Bassoli, capogruppo del Pd in Commissione Igiene e Sanità del Senato.
“La Spending Review - ha spiegato Bassoli - è un passaggio molto delicato per il nostro sistema salute. Sicuramente si possono eliminare gli sprechi ma evitando tagli lineari in un sistema che é profondamente diversificato fra Regione e Regione. Chi ha fatto riconversione e riorganizzazione del sistema sanitario ospedaliero e ha ridotto all’osso gli investimenti per beni e servizi rischia di essere penalizzato mentre andrebbe premiato. Per questo accogliendo una serie di proposte provenienti dalle Regioni, dagli Enti locali, dalla filiera farmaceutica e delle forze sociali, abbiamo preparato una serie di emendamenti che presenteremo oggi”.
“Gli emendamenti – spiega la senatrice Pd – riguardano innanzitutto la riorganizzazione degli ospedali, che non può essere semplicemente un taglio dei posti letto, e se i tagli sono necessari é importante che abbiano dei parametri precisi da concordarsi tra Ministri e Regioni entro il mese di settembre, basati sulla qualità, sulla innovazione del sistema di cura.
“Per quanto riguarda il taglio di beni e servizi del 5% – sottolinea Bassoli – proponiamo che questo taglio avvenga sui nuovi appalti e non su quelli già in essere. Chiediamo, inoltre, un’attenzione particolare ai farmaci innovativi e orfani per la cura delle malattie rare”.
E ancora, il Pd condivide le preoccupazioni già espresse dalla Fp Cgil per il taglio alle auto mediche destinate a garantire le prestazioni sociali e sanitarie relative ai livelli essenziali di assistenza e quindi strettamente necessarie alle cure dei cittadini. “Riteniamo che questo taglio sia sbagliato” ha concluso Bassoli. Per questo nllemendamento che sarà presentato si chiede che dopo le parole “sicurezza pubblica” siano inserite: “per i servizi sociali e sanitari svolti per garantire i livelli essenziali di assistenza”.