1 marzo -
“Mi piace questo mettere in prima linea la sicurezza delle cure e della persona assistita – commenta il Presidente della Fnomceo,
Roberta Chersevani - : sin dagli articoli iniziali, vengono chiaramente identificati i percorsi di risk management che possono sicuramente portare a una riduzione di eventi avversi e di errori”.
“Confido in una maggiore serenità dei medici e dei professionisti sanitari nell’esecuzione dei loro compiti – continua - e credo che anche il paziente possa essere rasserenato dalla protezione che questa Legge gli offre”.
“L’obbligo di assicurazione – aggiunge ancora Chersevani –, che riguarda sia le strutture che i professionisti, passa attraverso a una chiara individuazione di classi di rischio, a cui corrispondono massimali differenziati, e all’istituzione del fondo rischi, a tutela verso eventuali inadempienze. Il tutto in un contesto di grande trasparenza”.
“Ringrazio i due colleghi relatori, l’on.
Federico Gelli e il sen.
Amedeo Bianco, le Commissioni Parlamentari, i membri del Parlamento, il Ministro della Salute e tutti coloro che hanno sostenuto questo percorso – conclude -. Ora restano da portare a casa in tempo utile i decreti attuativi previsti. Si auspica che la reiterata clausola “senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica” non sia di impedimento per la corretta applicazione