9 luglio -
“Accogliamo con vivo apprezzamento l’Ordine del Giorno, presentato da alcuni Deputati del M5S e accolto dal Governo, con il quale la Camera impegna il Governo a ‘intervenire, con ulteriori provvedimenti normativi, per risolvere in via strutturale il problema del cosiddetto imbuto formativo, affinché per ciascun laureato in medicina corrisponda un percorso formativo post lauream, nell'ottica di assicurare ai cittadini un'assistenza di qualità ed immettere nel sistema un congruo numero di specialisti e di medici di medicina generale’. È quanto la Fnomceo richiede da tempo”.
Così il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli, commenta l’Ordine del Giorno, presentato oggi da alcuni Deputati di maggioranza (Lapia, Lorefice, Sarli, Ianaro, Sportiello, Nappi, Menga, Massimo Enrico Baroni), nell’ambito dell’esame del Ddl di conversione in Legge del cosiddetto Decreto Rilancio , e accolto dal Governo. Ordine del Giorno che cita in premessa le considerazioni della stessa Fnomceo.
“Permane dunque il rilevante problema del cosiddetto «imbuto formativo» che comporta la permanenza di tanti giovani laureati in situazioni di precariato, di inoccupazione o di disoccupazione – vi si legge -; la Fnomceo, proprio nei giorni scorsi, ha evidenziato come sia «necessario intervenire, per svuotare finalmente l'imbuto e formare tutti i medici già laureati. Il Presidente della Fnomceo ha in particolare sottolineato la necessità di una vera riforma, che metta in parallelo gli ingressi a medicina con i percorsi formativi post laurearti, cosicché a ogni laurea corrisponda una borsa”.
“Il fatto che siano stati accolti anche altri Ordini del Giorno, e cioè quello a prima firma dell’Onorevole Giorgio Trizzino (M5S), volto a ‘garantire il necessario impegno economico ai fini dell'istituzione di borse di studio, nel numero annualmente congruo al numero di laureati in medicina, così da garantirne il corrispondente accesso ai corsi di laurea specialistica’ e quello, sullo stesso argomento, presentato dalla Lega, con primo firmatario l’onorevole Alessandro Pagano, accolto con testo riformulato, è evidente sintomo di una comprensione da parte di tutte le forze politiche del problema, e dell’urgenza di risolverlo” aggiunge.
“Ora è il momento di agire: ci uniamo anche noi nel chiedere un provvedimento normativo, di iniziativa governativa, che faccia corrispondere a ogni laurea in Medicina una borsa di specializzazione o per la Medicina generale – conclude Anelli -. Ci appelliamo dunque al Ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha dimostrato di avere a cuore questa situazione: si intesti questa battaglia, si faccia promotore di un Disegno di Legge che veda finalmente il percorso formativo del Medico diventare un unicum, dall’immatricolazione alla specializzazione, e che correli il numero dei laureati ai posti nelle Scuole e al Corso per la Medicina Generale”.
9 luglio 2020
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