21 marzo - Vanno a scuola e possono imparare a leggere e scrivere, possono fare sport, frequentare gli amici, lavorare. Ecco perché per le persone affette da sindrome di Down, o più precisamente dalla condizione genetica detta trisomia 21, possono e devono essere rivendicati diritti, inclusione e benessere.
21 marzo, ovvero 21/03. Non è un caso che la Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down cada proprio oggi: 3 sono infatti le copie del cromosoma 21 presenti nelle persone affette da questa patologia, che la causano. Una sindrome su cui c’è un forte stigma sociale, a partire forse proprio dal nome: ecco perché la settima edizione della Giornata lanciata dalla Down Syndrome International, e quest’anno per la prima volta assunta ufficialmente dall’Onu, ha come scopo proprio quello di aiutare le persone affette dalla patologia a rivendicare diritti, inclusione e benessere.
Il titolo dell’edizione 2012 è infatti “Let us in – I want to learn”,ed è lanciata tramite un video (vedi in fondo alla pagina) in partnership con 68 nazioni del mondo che mostra bambini affetti dalla sindrome a scuola in questi paesi. “Ogni anno la voce dei pazienti e delle persone che vivono e lavorano con loro diventa un po’ più forte, ma c’è ancora tanta strada da fare”, fanno sapere dall’associazione di beneficenza. Soprattutto nell’integrazione e nella qualità della vita delle persone affette da sindrome di Down: proprio grazie al tema della giornata di quest’anno tutti sono infatti incoraggiati a scegliere e condividere in rete attività ed eventi sui propri siti, blog e social network, ma soprattutto a condividere con gli altri la spiegazione di come questi pazienti giochino un ruolo fondamentale nella vita personale e collettiva. “Internet è uno strumento potente per migliorare la consapevolezza e incoraggiare la celebrazione della Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down”, continua infatti la descrizione sul sito.
A sostenere l’iniziativa ci sono anche alcuni volti famosi, come l’attore candidato Oscar Liam Neeson e l’ex campione di Formula 1 Damon Hill. “Lo scopo della Giornata è promuovere una coscienza comune sul tema, diffondere il sostegno, cercare supporto internazionale, ma soprattutto raggiungere uguali diritti e qualità della vita migliore per le persone che convivono con la patologia nel mondo”, ha detto il famoso sportivo, che ha un figlio affetto da sindrome di Down. “Attività ed eventi all’interno del World Down Syndrome Day possono avere un impatto incredibile, mostrando al mondo abilità, talento e risultati ottenuti dalle persone che presentano questa patologia. Incoraggiamo tutti a dire al mondo cosa si sta facendo per celebrare questa giornata”, ha incitato il terzo patron della giornata 2012, Muttiah Muralitharan, giocatore di cricket singalese famoso nell’ambito sportivo.
Anche in Italia è nata una iniziativa a sostegno della Giornata Mondiale 2012. Per la sola data di oggi sarà infatti possibile osservare degli spot televisivi di marchi famosi in cui uno dei protagonisti è stato sostituito da una persona affetta dalla condizione genetica. Ma non solo, anche le campagne stampa di alcune società sono state modificate per l’occasione, e per l’occasione persone che presentano la trisomia 21 hanno eccezionalmente sostituito alcuni conduttori di trasmissioni di televisioni sia pubbliche che private. “L’integrazione delle persone con sindrome di Down è possibile, anche nella realtà”, queste le parole dello speaker del video presente sul sito ufficiale dell’iniziativa, Coordown (vedi fondo pagina). Che si conclude con un concetto chiave, che rispecchia proprio il tema di questa settima edizione: “Diamo loro l’opportunità di mettersi alla prova, e scopriremo che in fondo essere differenti è normale”.