Dalle soluzioni ormonali, quali la pillola e il cerotto, ai metodi di barriera, come il preservativo, dalle scelte naturali di metodi di auto-osservazione, fino alla contraccezione d’emergenza.
E' una vera e propria mini-guida informativa dedicata ai vari tipi di contraccezione l’opuscolo realizzato dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda), con il patrocinio della Società Italiana della Contraccezione (Sic), della Società Medica Italiana per la Contraccezione (Smic) e di Federfarma, che sarà distribuito nel mese di settembre all’interno degli ospedali con i Bollini Rosa (www.bollinirosa.it) e attraverso il network delle farmacie aderenti a Federfarma.
La salute sessuale e riproduttiva è una componente integrante del benessere psico-fisico femminile. L’età fertile è una fase della vita in cui la donna esprime il massimo delle sue potenzialità, impegnata nella realizzazione personale, professionale e dei rapporti affettivi. In questo periodo, la contraccezione riveste un ruolo fondamentale, consentendo alle donne di vivere serenamente e in piena libertà l’intimità di coppia, di gestire in maniera responsabile e consapevole la propria fertilità, prevenendo gravidanze indesiderate.
Sul tema è quindi fondamentale una corretta informazione, volta ad aiutare le donne a vivere in maniera serena la propria sessualità, adottando scelte consapevoli. La mini-giuda di Onda va proprio in questa direzione: uno strumento informativo di facile e veloce consultazione, per conoscere il ruolo della contraccezione e i vari metodi disponibili.
“Oggi abbiamo a disposizione una vasta gamma di soluzioni anticoncezionali – ha spiegato
Francesca Merzagora, Presidente di Onda – un ventaglio di offerte che si basa su differenti meccanismi di azione: la contraccezione del ‘prima’ (metodi ormonali, metodi meccanici come la spirale , e metodi naturali), del ‘durante’ (preservativo, diaframma e spermicidi) e del ‘dopo’ (contraccezione d’emergenza o di scorta). Il sesso continua ad essere un argomento tabù, difficilmente affrontato nel contesto familiare, tra genitori e figli. A questo si sommano le scarse conoscenze che gli adulti hanno della materia. Un corretto utilizzo dei metodi contraccettivi permette di non dover ricorrere a un’interruzione volontaria di gravidanza che, oltre a essere un’esperienza dolorosa per la donna, risulta un fallimento delle politiche di prevenzione e pianificazione della salute sessuale e riproduttiva. Ci auguriamo che questa guida possa essere per le donne un utile strumento di consultazione per delle scelte responsabili e consapevoli”.
A completamente del panorama contraccettivo, l’opuscolo affronta anche il tema della contraccezione d’emergenza, su cui si è recentemente pronunciata anche l’Agenzia Italiana del Farmaco, allineando l’Italia agli altri Paesi dell’Unione Europea.
“La contraccezione di emergenza consiste nell’adozione di misure anticoncezionali dopo un rapporto sessuale non adeguatamente protetto o in cui sia fallito o sia stato utilizzato in maniera non corretta il metodo contraccettivo – ha aggiunto
Nicoletta Orthmann, referente medico-scientifico di Onda. “Offre alle donne un’ultima possibilità di ridurre il rischio di una gravidanza indesiderata e di scongiurare l’eventuale ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza. Resta, comunque, imprescindibile il ruolo di una prevenzione contraccettiva stabile. Come raccomanda l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la contraccezione di emergenza non è adatta a un uso regolare: non deve dunque mai sostituire un metodo contraccettivo di routine, limitando il suo impiego ai casi di effettiva emergenza. Da pochi mesi anche in Italia è acquistabile la pillola dei 5 giorni dopo, a base di ulipristal acetato, senza prescrizione medica dalle donne maggiorenni in farmacia e nelle parafarmacie. L’obbligo di ricetta rimane solo per le minorenni”.