14 giugno -
“L’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli che ha portato in carcere 12 persone tra imprenditori, camorristi e funzionari ha svelato l’ennesimo appalto truccato nella sanità campana e in particolare all’ospedale pediatrico Santobono-Pausilipon. E’ l’ulteriore conferma della forza dei clan, in particolare i Lo Russo, di infiltrarsi nel tessuto economico e collegarsi a quell’area grigia composta da insospettabili. Questa vicenda come le tante altre simili dimostra l’esigenza di dotarsi di leggi blindate per ridurre le probabilità dì inquinamento nella pubblica amministrazione”. Ad affermarlo, in una nota, è il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle
Vincenzo Viglione, segretario della Commissione Anticamorra, nel commentare il blitz dell’Antimafia partenopea di stamane.
“Oltre alla presenza della camorra – prosegue Viglione - si apprende che tra i capi d’imputazione ci sono episodi di corruzione e turbativa negli appalti con funzionari e dipendenti che favorivano la Società Kuadra per la fornitura dei servizi di pulizia”.
E “il comparto della sanità pubblica – osserva il consigliere -, come tra l’altro ha più volte denunciato
Raffaele Cantone, presidente dell’Anac, si conferma bacino degli interessi dei clan e non solo”.
Per Viglione “occorrono la massima attenzione, trasparenza e controllo - conclude - da parte di tutte le istituzioni per costruire un argine contro le infiltrazioni dei clan nella pubblica amministrazione”.