11 febbraio -
Oggi si celebra la Giornata mondiale del malato e in questa data, ancora più che negli altri giorni, al centro dei nostri pensieri ci sono le persone che soffrono perché in questo momento della loro vita si trovano a dover affrontare una fase diversa e complicata: la malattia. Molte volte si soffre in solitudine e senza poter ricevere un supporto adeguato ad alleviare le proprie difficoltà.
Nei nostri ospedali sicuramente sono stati fatti molti passi in avanti per mettere il malato al centro del sistema, per prendere in carico la persona e non solo la sua patologia, ma bisogna fare ancora di più.
Nella convinzione che un Servizio sanitario nazionale moderno oltre a garantire l'appropriatezza delle cure e la migliore assistenza debba anche farsi carico del rispetto della dignità del malato, che deve essere considerato nella sua interezza di individuo, riteniamo prioritaria la promozione dell'umanizzazione delle cure.
Questo si traduce anche nella realizzazione di una rete efficiente per l'assistenza domiciliare e nel potenziamento dell'assistenza territoriale, azioni che sono al centro del Patto della salute siglato con le Regioni e che ora deve essere attuato.
Ma nella Giornata mondiale del malato vorrei porre al centro dell'attenzione anche l'importanza della prevenzione e dell'adozione di stili di vita corretti che costituiscono il più prezioso strumento per rimanere sani a lungo o per recuperare il prima possibile salute e qualità di vita.
Beatrice Lorenzin
Editoriale della news letter del ministero della Salute dell’11 febbraio 2016