Città della Salute e della Ricerca di Sesto San Giovanni. Firmato il contratto di concessione
Al via, ora, la fase progettuale e realizzativa del nuovo complesso sanitario di ricerca clinica e formazione che ricomprenderà due eccellenze sanitarie pubbliche, la Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori e la Fondazione Irccs Istituto Neurologico Carlo Besta. Fontana: “Grandi vantaggi per i cittadini sia sotto il profilo della cura che sotto quello della ricerca”. L’inizio dei lavori è previsto per luglio 2021, la consegna nel 2024.
10 FEB - Dalla complessità burocratiche al progetto esecutivo e quindi l’inizio lavori. Con questo messaggio è stato sottoscritto oggi, a Palazzo Lombardia, l’accordo definitivo per la realizzazione e la gestione in concessione - per 27 anni - della Città della Salute della Ricerca nelle ex aree Falck a Sesto San Giovanni. Un atto fondamentale, un punto di svolta per la realizzazione di questa grande e importante opera, che ricomprenderà due eccellenze sanitarie pubbliche, la Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori e la Fondazione Irccs Istituto Neurologico Carlo Besta.
Regione Lombardia è regista dell’operazione tramite la società in-house Infrastrutture Lombarde SpA, con il ruolo di stazione appaltante, ed è anche il maggior finanziatore del progetto, con una quota di 328 milioni di euro, cui il Ministero ha aggiunto un finanziamento da 40 milioni. Insieme, i due contributi rappresentano l’82% del valore complessivo del progetto, pari a 450 milioni di euro.
“Quello di oggi - afferma in una nota il governatore
Attilio Fontana - è un passo importante che rappresenta sia la fine di un percorso pieno di ostacoli, quale è stato l’iter che ci ha portati alla firma della concessione, sia l’inizio di una fase progettuale e realizzativa che unirà, con concretezza, due eccellenze della cura e della ricerca lombarde verso la creazione di un hub di caratura internazionale. Proprio la ricerca, in questo senso, è un driver che abbiamo messo al centro delle politiche regionali e dello sviluppo della Lombardia del futuro”. "Sono convinto che sia un grande risultato, ora - ha concluso il presidente - occorre proseguire con determinazione nel rispetto del cronoprogramma per far sì che si inizino presto i lavori. Grandi saranno i vantaggi per i cittadini sia sotto il profilo della cura che sotto quello della ricerca".
L'assessore al Welfare, Giulio Gallera, ha parlato di “un progetto nel quale Regione Lombardia ha creduto sin dall’inizio, fornendo tutto il suo supporto e mantenendo sempre, come priorità, i vantaggi, per i pazienti, che risulteranno dalle sinergie tra i due IRCSS coinvolti. Sarà un ecosistema proiettato verso il futuro. Un intervento atteso sia dai cittadini che dagli operatori del settore che, mai come in questo caso, riesce a coniugare due punti fermi del nostro modo di operare: cura del paziente e ricerca per migliorare la qualità della vita dei lombardi e, più in generali, di tutti coloro che si affideranno a queste due strutture”.
"L’Istituto Nazionale dei Tumori - illustra la nota della Regione -, nel 2018 ha condotto 667 studi clinici, di cui 231 osservazionali e 436 sperimentali, e ha pubblicato 722 studi. Nel portfolio INT vi sono inoltre 10 brevetti e ben 5 sono i Registri di Patologia Istituzionali. Dal punto di vista dell’assistenza, l’Istituto ha gestito 18.049 ricoveri (di cui 4.250 in day hospital) oltre 1.238.000 le visite ed esami a livello ambulatoriale (fonte: INT)".
L’Istituto Neurologico Carlo Besta, nel 2018, "ha totalizzato 318 pubblicazioni scientifiche, mentre l’anno precedente aveva attivi 158 trial, per un totale di 2.615 pazienti arruolati. Riguardo agli aspetti sanitari, nel 2018 l’Istituto ha contato 5.734 ricoveri, 244.389 prestazioni ambulatoriali e 2.464 macroattività ambulatoriali e complesse (MAC) (fonte: INCB)".
"Insieme - evidenzia la regione nella nota -, i due istituiti diventeranno innovatori ancora più di primo piano sullo scenario internazionale, con oltre 800 fra studi e trial e più di mille pubblicazioni scientifiche all’attivo, con benefici tangibili per i cittadini anche nell’ambito della cura: quasi 24 mila ricoveri e un milione e mezzo di esami e prestazioni ambulatoriali, gestiti da circa 3.000 persone (fonte: Regione Lombardia), tra medici e personale sanitario, amministrativi e tecnici, al servizio dei cittadini ogni giorno". Il nuovo polo avrà 660 posti letto, oltre a 50 destinati all'albergo sanitario, 20 sale operatorie, 42 laboratori 119 ambulatori.
Ad aprile 2020 verrà consegnato il nuovo progetto definitivo di Fase 1 e, in parallelo, verrà avviata la procedura di Verifica di Impatto Ambientale (VIA). A settembre il progetto verrà confermato, recependo le modifiche richieste dalle Fondazioni a seguito delle innovazioni normative e sanitarie, e a ottobre verrà indetta la Conferenza dei Servizi. A maggio 2021 verrà consegnato il progetto esecutivo e a luglio partiranno i lavori. La durata prevista è di 3 anni, con consegna nel 2024.
10 febbraio 2020
© Riproduzione riservata
Altri articoli in QS Lombardia