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Tumori. Ieo definisce nuovi standard per la qualità delle cure e si aggiudica il premio Agenas-Sics 

Il riconoscimento va “alle strutture che, mediante le nuove tecnologie hanno saputo migliorare l’accesso ai servizi sanitari e la qualità dell’assistenza, garantendo ai cittadini cure sempre più personalizzate ed efficaci migliorandone la vita” e in particolare Ieo è stato premiato per “l’innovatività del progetto in relazione all’uso dell’ICT (Information and Communications Technology), valutandone concretezza, sostenibilità e replicabilità”.

24 NOV - L’ Istituto Europeo di Oncologia (Ieo) ha ricevuto il Premio Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) e Sics (Società italiana di Comunicazione Scientifica e Sanitaria) per l’Innovazione in Sanità Digitale grazie alla sua Piattaforma “Value Based Medicine” per la gestione e il monitoraggio dei percorsi di cura in oncologia. Il riconoscimento va “alle strutture che, mediante le nuove tecnologie hanno saputo migliorare l’accesso ai servizi sanitari e la qualità dell’assistenza, garantendo ai cittadini cure sempre più personalizzate ed efficaci migliorandone la vita” e in particolare IEO è stato premiato per “l’innovatività del progetto in relazione all’uso dell’ICT (Information and Communications Technology), valutandone concretezza, sostenibilità e replicabilità”.

“Siamo orgogliosi di questo riconoscimento al nostro programma di gestione delle “performance cliniche”, che premia un impegno di anni”, dichiara Roberto Orecchia, Direttore Scientifico Ieo. “Il Piano Oncologico Nazionale 2023-2027 – prosegue - indica come punto fondamentale la “qualità della vita e il reinserimento sociale” dei pazienti, introducendo indirettamente per la prima volta il bisogno di un nuovo metodo di valutazione della buona sanità. Si tratta di una evoluzione culturale, in cui noi siamo in prima linea”.

“Ieo quasi dieci anni fa ha sposato l’idea della Medicina del Valore, che significa garantire i migliori risultati clinici possibili nel modo più efficiente possibile. Di conseguenza abbiamo iniziato a cercare e studiare nuovi parametri di misurazione della qualità dei risultati clinici. Per noi il concetto di risultato clinico non si traduce unicamente in sopravvivenza nel breve periodo (basso tasso di mortalità o complicanze) o nel lungo periodo (sopravvivenza oncologica) ma anche nel prestare attenzione al recupero clinico, funzionale e psicologico (in sintesi alla qualità della vita) dei nostri pazienti” sostiene Massimo Monturano, Responsabile Area Medicina del Valore e Risultati Clinici Ieo.

Partendo dalle chirurgie di patologie ad alta incidenza nella popolazione - e quindi ad elevato impatto sociale per il Paese - quali prostata, polmone e mammella, il team IEO ha individuato nuovi parametri obbiettivi di misurazione. Questi parametri sono stati misurati con il coinvolgimento attivo di migliaia di pazienti e gruppi di lavoro multidisciplinari IEO, portando alla raccolta di numerose informazioni. “A questo punto è arrivata la sfida vera – spiega l’Istituto - perché, sulla base di questi dati, occorreva essere pronti ad agire, vale a dire quantificare i bisogni individuali e offrire servizi o trattamenti personalizzati, che risolvano specificamente gli eventuali problemi riscontrati. L’obiettivo è stato quello di valutare in modo costante e dinamico l’impatto sul paziente, sulla sua vita famigliare, lavorativa e relazionale, della qualità delle cure erogate in un intero percorso di cura, che parte dalla diagnosi, passa attraverso le terapie e continua nel tempo fino ad almeno 1 o 2 anni di follow-up. Solo individuando i reali fabbisogni dei pazienti e delle loro famiglie, si collega meglio ospedale e territorio e si concentrano prestazioni e risorse là dove è necessario”.

“Dopo anni di lavoro possiamo affermare, dati alla mano, che la misurazione dei risultati porta a tre importantissimi traguardi: migliorare l’inquadramento dei pazienti, consentendo di conoscere in anticipo mediante modelli matematici previsionali gli esiti clinici-funzionali attesi; migliorare la trasparenza verso i pazienti e la consapevolezza con cui affronteranno il percorso di cure; mettere a punto un percorso di cura adattativo meglio centrato sui fabbisogni del paziente riducendo i rischi di non appropriatezza sia in eccesso che in difetto. Sondaggi effettuati su sotto-gruppi di pazienti che hanno ricevuto un profilo clinico-funzionale predittivo hanno dimostrato che, indipendentemente dall’età e da fattori socio-culturali e dai risultati attesi (che sono ovviamente anche correlati alla malattia di partenza), i pazienti hanno molto apprezzato la trasparenza e la chiarezza”, aggiunge Monturano.

I risultati clinici sono infatti rendicontanti in modo aggregato ai cittadini on line in una sezione dedicata nella home page del sito dell’Istituto.

“Per raccogliere ed analizzare in modo dinamico tutte le informazioni necessarie del programma di gestione delle “performance cliniche” è stata realizzata un’apposita ed innovativa piattaforma informatica totalmente autofinanziata dall’Istituto, che ci consentirà di rafforzare il legame ospedale-paziente-territorio” conclude Annarosa Farina, Direttore Sistemi Informativi Ieo.

24 novembre 2023
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