Ma che senso ha far fare i tamponi anche ai Mmg?
di Antonio Galli
07 DIC -
Gentile Direttore,
ma ha senso per un Medico di Medicina Generale fare materialmente i tamponi Covid? Con tutto quello che comporta, il prepararsi con i dpi (dispositivi di protezione individuale), poi la rimozione degli stessi, operazione non banale, quindi trasmettere i dati tramite il sistema informatico, cosa non semplicissima, aspettare il risultato e comunicarlo al paziente; se è positivo occorre far ripetere in altra sede un tampone “vero”, attendibile ,cioè quello molecolare; è una procedura che nel complesso richiede molto tempo, tutto tempo sottratto all'attività clinica.
Questo della pandemia è un momento storico in cui il Mmg lavora di più, anche se in parte in modo diverso. Il telefono, per esempio, è incandescente, squilla sempre dalla mattina alla sera. Forse perchè la gente sta più tempo in casa ,e riflette molto su tutti gli aspetti della propria salute e chiama il Mmg, primo front-office della sanità pubblica, per ogni cosa.
Si lavora, senza nessun ringraziamento né riconoscimento alcuno, per fornire alla gente anche nei giorni festivi i risultati dei tamponi fatta ai drive-trought, che non sempre i pazienti sono in grado autonomamente di ricavare dai sistemi informatici istituzionali a loro disposizione. Sistemi che spesso sono in tilt, e il medico passa molto tempo negli orari di punta a vedere la pagina iniziale del programma dei risultati dei tamponi in attesa della sua apertura... mentre i pazienti davanti a lui o al telefono in linea aspettano e spesso scaricano rabbia e frustrazione sul sanitario .
Questo impegno, insieme a quello di seguire i malati Covid al loro domicilio, attivando le unità Usca quando serve, applicando le linee guida certe ma a volte conoscendo la storia clinica dei pazienti ,andando oltre pur di non ricoverarli, è un lavoro assorbente, molto impegnativo, caratteristico di questo periodo pandemico.
Ma oltre a questo rimane, almeno per quanto riguarda la mia realtà di provincia e rurale ,la routine ordinaria, gli ambulatori, che sono sì su appuntamento ma ci sono eccome ,con orari allungati che vengono sempre sforati, interrotti a ogni momento dal telefono che suona; poi ci sono le visite domiciliari ai pazienti cronici non covid, che, mirabile dictu, continuano a sussistere! Insomma il lavoro del Medico di Medicina Generale è aumentato e di molto, in questo periodo, e non vi era necessità di un suo ulteriore incremento, specie per un motivo opinabile.
Eppure qualcuno ha pensato bene di aggiungere ai compiti del Mmg quello di fare materialmente i tamponi, con tutto il contorno preparatorio e le pratiche burocratiche connesse: come se questi medici stessero appunto ad oziare tutto il giorno, come se già non fossero vicini al punto di burn out, come se non fosse più semplice e economico incrementare al bisogno i drive-through già esistenti e che almeno in Toscana, realtà che conosco, stanno ora funzionando egregiamente.
Direbbe il principe del foro per antonomasia:
Quousque tandem, Catilina, abutere patientia nostra?
Antonio Galli
Medico di Medicina Generale
S.Miniato(Pisa)
Segretario Snami Pisa
07 dicembre 2020
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