Bibbiano. Gli psicologi pronti a costituirsi parte civile in caso di rinvio a giudizio dei professionisti
di Fulvio Giardina
23 LUG -
Gentile direttore,
le tristi vicende di Bibbiano, al di là dell’evoluzione sul piano giudiziale, hanno acceso i fari sulla delicatezza e complessità dell’intervento psicologo in generale, e in particolare nelle azioni di tutela dei minori. Né, francamente, quei pochi professionisti indagati possono oscurare la grande competenza e abnegazione con cui migliaia di psicologi ogni giorno scendono in campo per dare risposte concrete ai bisogni emergenti, piccoli e grandi, dei nostri concittadini.
A questo proposito, La informo che, qualora a chiusura delle indagini preliminari, vi fosse il rinvio a giudizio, il CNOP si costituirà parte civile per proteggere la credibilità della nostra professione.
Il CNOP ha sempre posto grande attenzione alla tutela delle utenze fragili, primi fra tutti i minori in condizione di disagio.
A questo proposito il Consiglio Nazionale ha attivato uno specifico Gruppo di Lavoro su infanzia e adolescenza ed ha pubblicato nel novembre del 2017 il documento “
Maltrattamento e abuso all’infanzia. Indicazioni e raccomandazioni”, nel quale sono descritte tutte le situazioni di rischio cui possono essere esposti i minori e sono tracciate le competenze degli psicologi e le procedure professionali da seguire al fine di garantire sempre una efficace azione di tutela.
In ogni caso, oggi non possiamo assolutamente ignorare la gravità dei fatti oggetto d’indagine, che - seppur limitati - sono indicatori di criticità procedurali.
È stata appena costituita la
Consulta delle Società Scientifiche di area psicologica per poter mettere in rete linee guida professionali e buone prassi.
Ed inoltre il prossimo 30 Luglio, a Roma, si riunirà la Conferenza Deontologica Nazionale, composta dall’Osservatorio Deontologico Nazionale e tutte le Commissioni Deontologiche territoriali, per una riflessione comune e la condivisione di un documento di sintesi.
Poiché su queste specifiche questioni vi è una grande sensibilità collettiva, ho proposto al Ministro Grillo l’attivazione presso il Ministero della Salute di un tavolo congiunto di tutti gli Ordini professionali coinvolti e, di concerto con il Ministero, assumere, nel rispetto dei ruoli, tutte le iniziative opportune.
In ogni caso, oggi appare non più derogabile una mirata azione di prevenzione, che - come il Ministro Grillo ha bene evidenziato - deve avvenire all’interno del mondo della scuola.
Il CNOP ha pubblicato lo scorso anno il documento “
La scuola e gli psicologi. Un libro bianco 2018” nel quale ha messo in risalto le criticità oggi presenti nel sistema educativo.
Il “
pianeta- scuola” comprende oltre 31.000 istituti, 825.000 docenti, 7.000.000 di alunni, con quasi il 16% di casi segnalati di bullismo, il 19% di casi di disagio psicologico, il 28% di demotivazione allo studio, il 47% di difficoltà di apprendimento, il 40% di non buone relazioni con le famiglie degli alunni, il 36% di non buone relazioni tra gli insegnanti (dati Invalsi).
Questi dati purtroppo si incrociano con quelli relativi alle famiglie in povertà assoluta (7%) e in povertà relativa (12%).
Sono numeri che devono preoccuparci seriamente, indicatori di una grave condizione di malessere e di disagio psicologico e sociale, perché di fatto allontanano i più deboli, i più fragili, dalla possibilità di ideare e costruire un proprio dignitoso progetto di vita.
Oggi è necessario dare una inversione di tendenza, soprattutto nel mondo della scuola, affinché i giovani riacquistino fiducia nelle proprie possibilità e risorse.
Le figure del Medico e dello Psicologo scolastico rappresentano sicuramente un intervento strutturale e di sistema, poiché, con azioni mirate, intervengono soprattutto nel rafforzare la rete delle relazioni e per promuovere benessere e migliorare la qualità della vita di tutti gli attori convolti (famiglie, alunni, docenti, ecc.).
Dott. Fulvio Giardina
Presidente Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi
23 luglio 2019
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