Infermieri e Oss. La verità sulla denuncia Aadi ad Agenas
di Lauretta Anelli
21 NOV -
Gentile direttore,
le scrivo in merito alle numerose lettere che si sono susseguite su questo giornale, dopo la denuncia dell’AADI all’AGENAS con oggetto “Segnalazione incongruenza corsi E.C.M.”. Mi chiedo a questo punto perché la
Dr.ssa Gostinelli e il
Dr. Bottega abbiamo entrambi pubblicato le loro impressioni citando una presunta lotta tra Nursind e AADI ma, in particolare interpretando una istigazione, ad opera dell’associazione, tra l’operatore sanitario Infermiere e l’operatore socio sanitario OSS.
Com’è ben leggibile nella denuncia, inviata dal Direttivo AADI all’AGENAS in data 31 ottobre 2017, viene ben descritta la motivazione di tale azione legale, dove vengono citati i sindacati/associazioni che hanno prodotto le locandine per eventi ecm aperti anche agli OSS e altre figure non meglio precisate.
E’ di ieri un’altra segnalazione di una nostra collega, riguardo ad un’altro evento ECM aperto agli OSS (“Corso Teorico-Pratico lesioni cutanee: valutazione e trattamento”) ma questa volta esteso, oltre alla classe medica ed infermieristica, udite udite anche ai podologi!!!.. Questo corso è organizzato da un sindacato F.I.S.I., vedi allegato (Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali), un sindacato aperto a molte categorie.
Mi preme però sottolineare che in tale missiva la collega non parla solo dell’ipotetico sbaglio di aver aperto la partecipazione agli OSS, ma cita il demansionamento, argomento non presente nella denuncia all’Agenas.
Si precisa che nella denuncia non vengono usati linguaggi strani ed offensivi, ma sono semplicemente la realtà, descritta senza tanti giri di parole, e ci scusiamo se abbiamo urtato la sensibilità di chi non lavora più nelle unità di degenza.
Per la lotta al demansionamento l’AADI fa parlare la Legge e non usa il termine “vocazione antropologica”, ma il “professionista responsabile dell’assistenza generale infermieristica …”. Non ha mai svilito la professione dell’OSS, anzi al contrario, sprona questa figura ad eseguire i propri compiti nel rispetto della legge, primo per tutelarsi legalmente e poi per partecipare in maniera attiva al lavoro multidisciplinare in equipe, come previsto nell’accordo Stato Regioni che istituisce tale figura così affermando: art. 1 l’OSS è una figura che svolge attività indirizzata a soddisfare i bisogni primari della persona, secondo le proprie competenze (l’accordo sostanzialmente esprime la partecipazione dell’OSS al piano assistenziale, pianificato dalle figure professionali preposte).
Concludo, senza dilungarmi oltre che, per affrontare i problemi dell’infermieristica italiana, ognuno deve fare il proprio lavoro, il sindacato faccia il sindacato, ma concretamente ricordandosi di difendere il lavoratore; facendo così l’intera organizzazione AADI, diffusa ormai in molte province italiane, si potrà concentrare meglio nel proprio lavoro per difendere i propri soci da illeciti compiuti, sempre più frequentemente, da varie amministrazioni aziendali (ad opera di dirigenti di vario titolo e spesso anche da coordinatori), sottolineando però che raramente si arriva nei tribunali, al contrario di quanto viene erroneamente diffuso sul nostro modo di operare, ma preciso anche che se arriviamo in tali sedi, come dimostrato in molte sentenze, le vinciamo tutte!).
Lauretta Anelli
Infermiera Legale
Segr. Reg. AADI Lombardia
21 novembre 2017
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