Riforma Ordini. Chi la vuole far saltare?
di Mauro Gugliucciello e Gianni Melotti
14 NOV -
Gentile direttore,
lo schema sembra sempre lo stesso. Nel marzo 2008, alla vigilia della scadenza della delega sugli ordini professionali, approvati all’unanimità dal Parlamento, fu un comunicato, con la richiesta di un incontro all’allora ministro Turco, a far saltare la possibile approvazione del Decreto Legislativo nell’imminente Consiglio dei Ministri.
Oggi, a distanza di nove anni, la storia si ripete e gli attori in prima fila sono sempre gli stessi: Medici, farmacisti e Veterinari.
Questa volta senza la condivisione di Biologi, Chimici e Psicologi.
All’epoca il sottosegretario
Gian Paolo Patta aveva dichiarato di essere sotto assedio da parte di chi voleva opporsi al volere del Parlamento. Anche oggi continuiamo a non capire e ci si ostina a ballare sul Titanic.
Che il testo del disegno di legge 1324 bis possa essere criticato da più punti di vista è fuori discussione. Altrettanto fuori discussione è il tentativo di ottenerne modifiche in zona Cesarini, perchè non più possibili.
È logico che, arrivati a questo punto, il Ddl Lorenzin vada approvato senza ulteriori tentennamenti, con l’impegno, semmai, di correggerlo nelle sue eventuali criticità applicative nella prossima Legislatura innescando, da subito, quel processo che da troppi anni attende di vedere la luce.
Speriamo che il senso di responsabilità convinca tutte le forze politiche sulla necessità della definitiva conversione in legge del provvedimento.
Si posi così la prima pietra di un necessario processo riformatore.
Mauro Gugliucciello e Gianni Melotti
Fisioterapisti
14 novembre 2017
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