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Dentisti low cost? Mica tanto!

di Laura Filippucci (Altroconsumo)

02 MAG - Gentile Direttore,
vorremmo anche noi di Altroconsumo, che da anni ci occupiamo con test sui prodotti e inchieste sulle cure dentarie, entrare nel dibattito di questi giorni sulle cliniche odontoiatriche low cost. Le cure odontoiatriche sono uno dei temi di salute più sentiti dai cittadini a causa di una quasi totale assenza del servizio pubblico, dei costi alti e di un'offerta molto varia. In Italia ci sono circa 40.000 studi dentistici.
 
Al loro interno si trovano dentisti laureati in medicina che fanno anche il medico di base (sono quelli più anziani) e  laureati in odontoiatria che successivamente hanno conseguito specializzazioni (esempio è l'ortodonzia). La maggior parte degli studi ha una o due poltrone ma ci sono centri anche più grandi e strutturati dove convivono professionisti con specializzazioni diverse (ad esempio l'igienista, l'implantologo).
 
In questo panorama molto vario che si esplicita anche con un'offerta e con costi molto diversi tra di loro il cittadino fa fatica ad orientarsi. A differenza delle altre specializzazioni della medicina, sulle quali può contare dell'indirizzo del suo medico di base, il cittadino qui si trova da solo a fare la sua scelta e quindi funziona il passaparola ma anche la pubblicità. 
 
Chi fa pubblicità sono più spesso le cliniche cd low cost che hanno molti centri e quindi possono permettersi grossi investimenti in questo campo. Noi le abbiamo studiate a fondo con un'inchiesta e vorremmo chiarire alcuni aspetti.
 
In primo luogo il nome è fuorviante. I centri low cost non sono low cost o quanto meno lo sono per quelle prestazioni più semplici, di accesso al servizio come ad esempio la prima visita (praticamente sempre gratuita) e la pulizia dei denti o la cura di una carie. Andando su prestazioni più complesse e più costose, corona, impianti ponti i prezzi sono sì più bassi ma non così tanto da poter vantare il titolo di low cost.
 
In questo panorama di oltre 500 centri l'offerta è molto varia ma si ritrovano delle caratteristiche comuni.
1) Facilità di accesso. In tutti i casi hanno un sito internet, un numero verde per prendere appuntamento. Gli ambulatori hanno orari di ricevimento molto ampi fino le 8 di sera e anche durante il sabato. In pochi giorni si riesce ad avere l'appuntamento per la prima visita che, come si diceva, é gratuita.
 
2) Sono molto attenti all'empatia con il cliente. Come diceva la paziente durante la recente trasmissione di Rai 3, “non ti senti più solo hai la sensazione di aver trovato qualcuno che sta dalla tua parte”, ti rassicurano molto.
 
3) Preventivi chiari, facilmente comprensibili, leggibili anche per i non addetti ai lavori.
 
4) Spesso c'è la possibilità di ottenere un finanziamento che per molti equivale a poter sostenere la spesa. 
 
Al contrario poi presentano aspetti critici. Puntano la comunicazione su fattori di impatto sui clienti come la strumentazione all'avanguardia e la presenza di tac, ma di per sé questi elementi non sono garanzia di qualità. Il contatto é spesso con la struttura e non con il dentista. Non sempre compare il nome di chi ti ha visitato nel preventivo e non si ha la garanzia di chi effettuerà il trattamento.
 
I preventivi sono chiari ma a volte evidenziano politiche commerciali molto spinte con sconti che aumentano tanto più in fretta accetti la proposta, approcci che con la salute hanno ben poco a che fare.
 
Lo stesso finanziamento se poi le cose non vanno bene si rileva un'arma a doppio taglio perché bisogna comunque continuare a pagare le rate.  Ciò detto non si può fare una netta separazione tra studi tradizionali e centri. Ci sono dentisti che lavorano in entrambe le tipologie di strutture e studi tradizionali che applicano tariffe molto basse, così come all'interno dei centri ci sono modelli molto diversi.
 
Il consiglio che noi di Altroconsumo diamo è quello di scegliere il dentista e non la struttura, costruendo un rapporto continuativo di fiducia basato su visite di controllo periodiche e piani terapeutici condivisi. In questo il professionista gioca un ruolo fondamentale. Sta a lui spiegare e coinvolgere e motivare il paziente.
 
Proporgli più piani di trattamento, indirizzandolo verso quello più adatto ma offrendogli, quando possibile, delle alternative.  É giusto visitare più dentisti, non alla ricerca del più economico ma di quello più adatto. Perché i dentisti non sono tutti uguali e un dentista che propone un preventivo da 20.000 € a un paziente in difficoltà economiche non gli sta offrendo alcun servizio. Lo mortifica e basta.
 
Può invece iniziare dalle cose più urgenti, quelle riabilitative e scaglionare le tempo. Sempre spiegando. I pazienti poi devono capire che per quanto sia faticoso andare dal dentista la fretta non può conciliarsi con la qualità e coloro che promettono di fare bene tutto e in tempi rapidi stanno mentendo.
 
Come Altroconsumo da due anni abbiamo attivato in collaborazione con l'Accademia di Odontoiatria Protesica AIOP il servizio "chiedi al dentista". Ad oggi più di mille persone ci hanno chiamato per chiedere un consiglio, un chiarimento. Questo servizio aperto a tutti ci ha permesso di capire che c'è un grande bisogno di informazione corretta, trasparente e indipendente. In questo il Ministero della Salute dovrebbe svolgere un ruolo cruciale con campagne di comunicazione e prevenzione spiegando che la cura dei denti è innanzitutto un bene per la salute.
 
Laura Filippucci
Area Inchieste Altroconsumo
Centro di competenza alimentazione & salute Italia


02 maggio 2017
© Riproduzione riservata

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