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Visite fiscali. Una norma “ponte” in attesa attuazione riforma PA

di Claudio Palombi

09 SET - Gentile direttore,
la recente approvazione del cosiddetto “Polo Unico” della medicina fiscale (articolo 17 della legge sul riordino della disciplina del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni  pubbliche) ha affidato all’istituto Nazionale della Previdenza Sociale la riorganizzazione delle funzioni in materia di accertamento medico legale sulle assenze dal servizio per malattia dei dipendenti pubblici, ovvero la totalità dei controlli dello stato di malattia, ancora per poco parcellizzati  tra ASL e INPS.
 
Il provvedimento, fortemente voluto dal Ministero della Funzione Pubblica, con l’unificazione del servizio prevede un risparmio ed un miglioramento dell’azione di controllo dello stato di malattia. 
L’affidamento dei controlli all’INPS, particolarmente sostenuto dalla XII Commissione Affari Sociali della Camera, comporterà uno standard operativo ben consolidato, con certezza dell’esecuzione degli incarichi affidati per via telematica, registrando completezza e rigore dell’atto medico, oltre a garantire uniformità dei controlli e di giudizio per tutti i lavoratori. Gli esecutori di questa importante innovazione saranno i medici di controllo INPS, molti dei quali da oltre vent’anni lavorano in collaborazione con l’Istituto, con un rapporto fiduciario e libero-professionale.
 
L’associazione dei medici fiscali (ANMEFI), nel sollecitare l’unificazione delle fasce di reperibilità dei lavoratori pubblici e privati, il cui divario è ben noto, rivolge un accorato appello al Governo perché si arrivi presto all’attuazione del “Polo Unico”, augurandosi quel contratto che finalmente dia la giusta stabilità professionale ai sanitari, già contemplata nelle premesse del D.M. 8 maggio 2008, ai medici inseriti nelle liste speciali ad esaurimento.
 
Il sollecito, quanto mai opportuno, eviterà quel “vuoto” normativo che si verrà a creare in questa fase di passaggio dei controlli dalle ASL all’INPS, che potrebbe verificarsi solo dal 2017.
 
L’associazione ritiene che a tale possibilità, dagli imprevedibili effetti, si debba porre rimedio con urgenza, per impedire  oltre un anno di mancati controlli, con buona pace dell’assenteismo e dei circa 10 milioni di certificati del solo settore pubblico nel 2014. Una efficace azione contro l’assenteismo, difatti , comporterebbe un risparmio di quasi 300 milioni di euro.
 
Occorre dunque un provvedimento urgente, che potrebbe essere “ponte”, in  attesa della definizione dei decreti attuativi, che applicheranno concretamente il Polo Unico della medicina di controllo.
 
L’intervento, sempre a parere dell’associazione, porrebbe un importante rimedio ai danni per l’Erario determinati dall’assenteismo nella pubblica amministrazione, nella quale i controlli sono previsti sin dal primo giorno di malattia, quando l’assenza si verifica nelle giornate precedenti o successive a quelle non lavorative.
 
Claudio Palombi
Presidente Anmefi

09 settembre 2015
© Riproduzione riservata

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