Il sogno di una farmacia "tutta mia"
di Anna Papi
01 MAR -
Mio caro Alfonso Albano,
come si fa a non condividere la
tua giusta aspirazione di fare il farmacista in farmacia; la sottoscritta alla veneranda giovane età di 63 anni ha esercitato l'attività di farmacista non titolare per ben 38 anni e durante questi tanti anni almeno una volta al mese sognavo una mia o meglio una farmacia in concessione dove esercitare liberamente la professione per poi raggiunti i 70 anni lasciare la concessione ad un farmacista più giovane e così via; perché è questo che vogliono i parafarmacisti o no? Non credo che vogliono aprire una farmacia e farla diventare oggetto di libero mercato perché siamo tutti consapevoli che in tal senso sarà la finanza a giocare a "ruba mazzi".
Insomma non credi che un concorso che premia esperienza capacità ed anzianità sia l'unica strada percorribile per garantire la sicurezza professione che un cittadino rivendica per un settore delicato come quello della dispensazione di un farmaco.
Il mestiere non si acquisisce con una laurea, ti faresti operare da un neo laureato in medicina, ti faresti costruire casa da un neo laureato in architettura e così via. Smettiamola con questa demagogia mischiata ad una sorta di populismo di settore; altrimenti ci troveremo ad essere governati, il che purtroppo sta già avvenendo, da persone che non conoscono la differenza tra D.M., D.Lvo e Legge. E' vero il popolo sovrano li ha eletti e devono imparare; non ha importanza se il Paese, nel frattempo, va in rovina e non ti metterà nelle condizioni finanziarie per aprire la tua bella "farmacia".
Anna Papi
Farmacista collaboratrice di farmacia privata
01 marzo 2013
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