Sentenza Tar non ferma le Uscar. Bartoletti (Omceo Roma): “Si va avanti, potenziato il servizio, 1000 le visite a settimana effettuate”
Dopo il provvedimento che ha disposto che i mmg non debbano effettuare visite a domicilio ai pazienti Covid prosegue in ogni caso il lavoro delle équipe Usca-r, composte da medici di medicina generale, specialisti e infermieri.
19 NOV - “Ulteriormente potenziato nel Lazio il sistema di assistenza domiciliare Covid. Le équipes Usca-r, composte da medici di medicina generale, specialisti e infermieri sono ulteriormente aumentate, oggi ne sono in circolazione complessivamente 40. Poco più della metà di esse sarà operativa presso i drive-in, le restanti 18 invece saranno in giro per le strade di Roma e provincia”, lo annuncia
Pier Luigi Bartoletti vice presidente dell’Ordine dei medici di Roma e coordinatore del servizio.
“Per effettuare le visite domiciliari indicate da Asl e Ares 118 non c’è dunque alcun rallentamento legato al discusso pronunciamento del Tar avverso il quale la Regione ha ricorso presso il Consiglio di Stato. I medici di medicina generale ed i giovani medici sono al lavoro come tutti i giorni. In particolare oggi gli equipaggi coordinati dall’Ares sono sei. Andranno nelle case dei pazienti che hanno chiamato il 118, per verificarne o stato di salute. I dati dicono che il 90% di quelli segnalati dal servizio d’emergenza e visitato dalle Usca-r non ha fatto ricorso al pronto soccorso. Dodici invece i team dedicati alle visite domiciliari su richiesta delle Aziende sanitarie. Di queste un equipaggio è dedicato alla Asl Rm 2, uno a quello della Asl 3, uno invece è destinato alle visite domiciliari dove è necessario effettuare ecografie polmonari urgenti", spiega ancora Bartoletti.
“In genere ogni equipaggio effettua dalle 15 alle 20 visite” - aggiunge - le ecografie invece vengono eseguite con una dotazione portatile che utilizza lo schermo del tablet o dello smarthfone. Tecnologie all'avanguardia per la sanità territoriale del futuro e che nel Lazio i medici stanno costruendo. Solo così si permetterà ai colleghi che operano negli ospedali di poter lavorare al meglio delle loro enormi potenzialità e possibilità. Complessivamente ogni settimana i medici delle Usca-r effettuano circa 1000 visite e con le nuove assunzione gli equipaggi dedicati al domiciliare negli ultimi mesi sono più che raddoppiati. I consumi di materiali per la sicurezza delle nostre equipe sono simili a quelle di un reparto di rianimazione”.
19 novembre 2020
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