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“Infermiere di parrocchia”. Firmato accordo tra Asl Rm1 e diocesi

Dopo le polemiche, diventa operativo il progetto promosso dalla Cei con il supporto della Asl Rm1. Questo primo accordo vedrà protagonista la Parrocchia di Selva Candida (Diocesi di Porto-Santa Rufina). Prossimo passo, il percorso di formazione congiunta dei referenti parrocchiali e degli operatori della Asl, che avranno il compito di realizzare iniziative di educazione e di promozione della salute e di agevolare l’accesso ai servizi, soprattutto per le persone più fragili e bisognose.

07 NOV - È partita la fase operativa dell’“Infermiere di parrocchia” con un primo accordo sul territorio romano che vede insieme la ASL Roma 1 e la Diocesi di Porto-Santa Rufina.  Dopo la firma si darà avvio alla formazione congiunta dei referenti parrocchiali e degli operatori della ASL che collaboreranno nella Parrocchia di Selva Candida, nel territorio del Distretto 13 della Azienda Sanitaria.

“Il progetto – commenta in una nota Angelo Tanese, Direttore Generale della ASL Roma 1 - nasce da un’idea semplice ma potentissima, sperimentare l’integrazione degli operatori sanitari dell’Azienda nella rete sociale della comunità parrocchiale per agevolare l’accesso ai servizi, realizzare iniziative di educazione e di promozione della salute e soprattutto raggiungere le persone più fragili e bisognose”.

“Sono molto contento dell’accordo sottoscritto con la ASL Roma 1 – dichiara mons. Gino Reali, vescovo di Porto-Santa Rufina, e ringrazio per l’impegno Michele Sardella, responsabile diocesano della Pastorale della salute, e i suoi collaboratori. È un bell’esempio di collaborazione per sostenere le persone in difficoltà nell’accesso ai servizi sanitari. In un territorio di periferia come Selva Candida la povertà di strutture e di mezzi incide sulla qualità della vita, per cui volentieri abbiamo messo a disposizione del progetto spazi e volontari della parrocchia di questo popoloso quartiere di Roma”.

Si tratta di un progetto nazionale che è stato anche al centro di qualche polemica ma che, per la Asl Roma 1, ha una “grande portata innovativa”. A promuoverlo la CEI con il supporto tecnico della ASL Roma 1, così come sancito nell’accordo firmato a fine luglio tra il Direttore dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Salute, Don Massimo Angelelli, e il Direttore Generale della Asl.

“Nelle prossime settimane - spiega la Asl nella nota - si darà avvio in forma sperimentale all’infermiere di parrocchia in diverse realtà del Paese, come nuova forma di collaborazione pubblico/privato che fornisca sostegno alle famiglie e un aiuto concreto alle persone nell’accesso ai servizi sanitari”.

07 novembre 2019
© Riproduzione riservata

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