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Umberto I, Regione firma accordo per lavoratori esternalizzati ma solo per “presa visione”. I sindacati: resta stato di agitazione 

Firmato ieri sera l’accordo tra sindacati, Umberto I e Coop Osa sul futuro dei lavoratori esternalizzati del Policlinico. Cisl Fp e Fp Cgil Lazio ritengono “inopportuna la presa di distanze della Regione Lazio. Per noi lo sciopero è sospeso, ma resta lo stato di agitazione”.

30 GEN - Firmato ieri sera l’accordo tra sindacati, Umberto I e Coop Osa sul futuro dei lavoratori esternalizzati del Policlinico. Ne dà notizia Roberto Chierchia, segretario generale della Cisl Fp Lazio che, al termine di una lunga trattativa, sottolinea in una nota “l’inopportuna presa di distanze della Regione Lazio che con l’assessore Alessio D’Amato ha sottoscritto solo per presa visione. Per noi lo sciopero è sospeso, ma resta lo stato di agitazione”.
 
Il verbale di ieri è un primo passo che mantiene alta l’allerta del sindacato: “Bene i contenuti dell’accordo che consentiranno di superare il meccanismo perverso secondo cui per ogni nuovo assunto dalla graduatoria di concorso era previsto un licenziamento tra i dipendenti della Coop Osa. Ora le nuove assunzioni andranno a coprire il turnover, considerando che il Policlinico ha visto uscire oltre 100 lavoratori negli ultimi anni senza contare che ai nuovi pensionandi si aggiungeranno i dipendenti che usufruiranno della 'quota100'. Per 50 lavoratori ci sarà poi la certezza del reimpiego nelle attività della cooperativa. Detto questo, quanto sottoscritto dovrà essere valutato nei fatti e nessuno dovrà sfilarsi”, commenta Chierchia.
 
Da parte della Cisl Fp arriva infatti una dura presa di posizione rispetto alla decisione della Regione Lazio di non aderire all’accordo se non per “presa visione”: “Chi governa e regola il sistema sanitario regionale non può essere lontano da chi lavora e offre quotidianamente le prestazioni sanitarie. Prendere le distanze da una soluzione ragionevole che tiene insieme il futuro professionale e familiare dei lavoratori e allo stesso tempo il potenziamento dei percorsi di cura e assistenza è una scelta assolutamente inopportuna. E’ una fuga dalle responsabilità che riteniamo inammissibile da parte della politica e delle istituzioni”.
 
Proprio “l’assunzione di responsabilità”, rimarca Chierchia, è alla base della scelta di sospendere lo sciopero programmato per il 1° febbraio, mantenendo però lo stato di agitazione del personale: “La grande mobilitazione dei lavoratori ha portato a mettere nero su bianco l’impegno dell’Azienda Policlinico e della Coop Osa, così come a ristabilire le relazioni sindacali nella vertenza dei 1.600 dipendenti del Policlinico per i quali aspettiamo novità negli incontri previsti per il 5 e il 7 febbraio. Domani in assemblea con i 700 lavoratori Osa illustreremo i termini dell’accordo e decideremo la sospensione dello sciopero. L’attenzione deve però rimanere altissima: non ci fermeremo finché tutti i lavoratori non avranno la certezza concreta del posto di lavoro e del salario”.
 
"Sospendiamo sciopero indetto con Cisl e Uil per il 1° febbraio, ma resta lo stato di agitazione perché gli impegni presi dovranno tradursi in effettive garanzie per il personale. Si fermano intanto i licenziamenti dei lavoratori della cooperativa a seguito delle progressive assunzioni dei vincitori di concorso". Così la Fp Cgil Roma e Lazio in una nota.
 
"Le nuove assunzioni andranno a coprire prevalentemente il turnover e una piccola quota verrà ricollata dalla cooperativa, dato che, come in tutto il Lazio, le uscite di questi anni non sono state compensate. Oltre 100 lavoratori sono andati in pensione, e tante le uscite previste anche per effetto di quota 100".
 
"Riallacciate le relazioni sindacali per il personale interno e trovato un primo accordo con azienda e cooperativa, l'attenzione resta comunque alta. Vigileremo affinché si dia seguito a quanto previsto nell'accordo, incluso il reimpiego di una parte di lavoratori nelle attività della cooperativa. Domani - conclude la nota - saremo in assemblea con i lavoratori per spiegare l'accordo e lo stato della vertenza. Lo stato di agitazione rimane, servono certezze per il futuro professionale e occupazionale di tutti i lavoratori". 
 
"Dopo mesi di lotte – commenta Sandro Bernardini, Segretario Uil Fpl Roma e Lazio -, si apre uno spiraglio sulla vicenda riguardante i lavoratori esternalizzati del Policlinico Umberto I. Nella giornata di ieri, infatti, è stata raggiunta un’intesa tra CGIL, CISL e UIL, il Policlinico Umberto I e la Cooperativa OSA, che dà il via ad una nuova fase che dovrà condurci alla salvaguardia occupazionale dei 700 lavoratori coinvolti”.

Per Bernardini con l’accordo firmato oggi “sarà possibile tutelare i lavoratori OSA al momento dell’assunzione degli idonei della graduatoria di concorso. Nell’intesa raggiunta ieri, infatti, viene stabilito che i neo assunti copriranno il turnover, in virtù anche delle gravi perdite subite dall’organico della struttura ospedaliera negli ultimi anni e, soprattutto, di quelle che andranno a verificarsi con i pensionamenti legati alla Quota 100. Altro punto fondamentale dell’accordo è il reimpiego certo di 50 lavoratori della Cooperativa OSA in altre attività della Coop stessa”.

“E’ per questo - prosegue Bernardini - che abbiamo deciso unitariamente a CGIL e CISL di sospendere lo sciopero previsto per il 1 febbraio, mantenendo però in piedi lo stato di agitazione di tutto il personale. Siamo soddisfatti degli impegni presi ma ora ne vogliamo l’effettivo mantenimento in tempi brevi e certi. Il nostro compito sarà quello di vigilare, dunque, sull’attuazione di quanto messo nero su bianco nella giornata di ieri, senza dimenticare le battaglie ancora da portare a termine per quanto concerne i lavoratori strutturati. Vogliamo fatti concreti che garantiscano un futuro certo e più dignitoso per tutti coloro i quali operano all’interno del Policlinico Umberto I”.

30 gennaio 2019
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