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Lazio. Tajani contro Zingaretti su chiusura Ginecologia ad Alatri. Regione replica: "Da settembre ci sarà la Casa della Maternità"

La riorganizzazione si è resa necessaria perché la struttura era "al di sotto degli standard di sicurezza", spiega la Regione. E la Direzione Aziendale sottolinea: "Più che Casa della Maternità sarà 'Reparto-Casa' per sottolineare il carattere di 'reparto' in termini di sicurezza e di ambiente protetto essendo inserito in un contesto intraospedaliero".

14 AGO - “Su Alatri nessuna speculazione. La Regione Lazio a fine settembre aprirà una moderna Casa della Maternità. D’altronde l’onorevole Tajani dovrebbe sapere che la struttura era al di sotto di qualsiasi standard nazionale di sicurezza, nonché quelli di recepimento delle direttive comunitarie. Inoltre, la struttura effettuava oltre il 60% di parti cesarei, un dato al di fuori di qualsiasi parametro di appropriatezza”. Così la Regione Lazio replica, in una nota, alle critiche avanzate dal Vice presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, che ieri, visitando l'ospedale San Benedetto di Alatri insieme al consigliere regionale di Forza Italia, Mario Abbruzzese, aveva criticato le scelte della Giunta sulla riorganizzazione dell'ospedale e, in particolare, sulla chiusura del reparto di Ginecologie e Ostetricia.

In difesa dell'operato del presidente della Regione, Nicola Zingaretti, è intervenuta anche la direzione aziendale dell'Ausl di Frosinone, che spiega che quello che si sta facendo è un "grosso sforzo aziendale teso a valorizzare e potenziare le professionalità e le specificità presenti presso la struttura, anche in linea con quanto previsto dall’Atto Aziendale".

"Specificatamente - precisa poi la nota - al reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale si conferma, come già oggetto di precedente comunicato stampa ed in linea con il disposto regionale, la riorganizzazione in Casa della Maternità, intesa come 'Reparto-Casa' per sottolinearne, da un lato il carattere di “reparto” in termini di sicurezza e di ambiente protetto essendo inserito in un contesto intraospedaliero e, dall’altro, quell’aspetto di umanizzazione dell’evento nascita assicurato alle neomamme, anche dagli specifici interventi strutturali e tecnologici, che le faranno sentire a 'Casa'.
La sospensione temporanea dell’attività, per consentire una serie di lavori strutturali, comunque necessari ed imprescindibili, nonché adeguamenti tecnologici, consentirà di riaprire a breve la struttura garantendone l’adeguata assistenza medica, ostetrica e delle altre professionalità, secondo il nuovo modello organizzativo ed un 'percorso nascita' codificato".

"L’Azienda - conclude la nota -, come già espresso, è ben lieta di ricevere contributi e proposte da parte delle forze politiche e sociali, relativamente a tale forma organizzativa innovativa, apporti che si possono concretizzare anche con un incontro per la descrizione del progetto e raccogliere in quella sede suggerimenti, nell’ottica di quella massima condivisione e partecipazione di tutti gli attori coinvolti, con il fine prioritario e imprescindibile della tutela della salute del cittadino".
 

14 agosto 2015
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