Lazio. Emergenza sangue. Gli Ifo puntano all’autosufficienza
Ieri il primo appuntamento del progetto “Donazione di sangue: parliamone di più per donare di più”. Una giornata di sensibilizzazione che invita operatori sanitari e cittadini a donare il sangue. Obiettivi: promuovere le donazioni volontarie, l'organizzazione delle scorte interne, l’assistenza trasfusionale regionale e il buon uso del sangue.
04 GIU - Nella Regione Lazio, nel 2013, si è registrato un deficit di 27.500 unità di sangue rispetto al fabbisogno. Hanno donato 34 persone ogni 1000 abitanti, attestandosi, il Lazio, come penultima regione nel panorama nazionale - la media nazionale è infatti di 44 persone ogni 1000 abitanti. Non sono migliori i dati IFO in questo ambito: nel 2014 c’è stata una riduzione del 16% di donazioni rispetto all’anno precedente. Il “livello di autosufficienza” IFO è in netto calo dal 2013: nel 2014 era pari all’ 83%, nel 2013 al 93% e nel 2012 e 2011 pari al 100%, contribuendo all’autosufficienza regionale. Tutto questo interferisce con la sistematicità nel percorso terapeutico del paziente oncologico, che deve rispettare tempi e modi per poter assicurare un processo di cura anche con interventi di chirurgia maggiore.
Ieri presso gli Istituti si è tenuto il primo appuntamento del progetto “Donazione di sangue: parliamone di più per donare di più”: una giornata di informazione e sensibilizzazione che invita gli operatori sanitari e il cittadino a donare il sangue. Si dà così inizio ad un percorso virtuoso per promuovere le donazioni volontarie, ricostituire e aumentare le scorte interne, favorire l’attività di informazione continua per un cambiamento culturale sul tema “donazione”. Si parte dal coinvolgimento dei giovani del Corso di Laurea in Infermieristica e dagli operatori sanitari per sostenere le attività di educazione sanitaria e la rete dell’assistenza trasfusionale regionale. Il progetto è promosso dalla Direzione Sanitaria IFO, dal Servizio Dipartimentale Professioni Sanitarie, Infermieristiche-SITRA, Riabilitative e Tecniche, Responsabile
Gabriella Angeloni e della Medicina Trasfusionale, Responsabile
Maria Laura Foddai, con la collaborazione dell'Ufficio Stampa IFO.
“Il progetto – sottolinea
Marina Cerimele, Direttore Sanitario IFO - si articola a 360 gradi, consapevoli che occorre costruire una cultura ed una rete interna, esterna e di condivisione con gli altri centri trasfusionali della Regione Lazio. Ieri è stato dato il via al primo evento pubblico, cui seguiranno molti altri”. Il Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale (SIMT) IFO risponde ai criteri strutturali di accreditamento europeo dei centri trasfusionali. I recenti lavori di ristrutturazione hanno creato spazi più razionali e funzionali per ospiti ed operatori e pareti colorate rendono il Servizio ancora più accogliente. “Il nostro – spiega Maria Laura Foddai, Responsabile del Centro Trasfusionale IFO - vuole essere un impegno permanente a favore di attività e iniziative di sensibilizzazione alla donazione di operatori, studenti e di familiari dei pazienti. Arriva l'estate, come ogni anno si rischia l'emergenza sangue. Vorrei approfittare per lanciare un appello: donate il sangue prima delle ferie”.
“Sono già attivi - evidenzia Gabriella Angeloni, Responsabile SITRA - presso gli Istituti incontri formativi, con cadenza quindicinale, di sensibilizzazione alla donazione di sangue per gli operatori sanitari. Incontri formativi nei reparti e servizi. Tali incontri sono orientati oltre che a sensibilizzare alla donazione anche all’applicazione della raccomandazione del Ministero della Salute in tema di sicurezza”.
04 giugno 2015
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