Lazio. Ragazzo picchia la testa durante partita di calcio. Infermiere gli salva la vita
Il 13enne stava giocando il match Virtus Ladispoli-Leocon Civitavecchia, quando è caduto ed ha picchiato la testa, svenendo. A quel punto l’infermiere ha messo il paziente in posizione supina e gli ha inserito dalla bocca un tubo di mayo per permettergli di respirare.
15 MAG - Teatro di una possibile tragedia, per fortuna sventata, è stato lo stadio di Marina di San Nicola, frazione a pochi passi da Roma. Era in corso la partita “Virtus Ladispoli – Leocon Civitavecchia” quando, a seguito di uno scontro sul campo di gioco, un calciatore di 13 anni è caduto a terra picchiando la testa. “Stupore tra i presenti, immediata l’assistenza. Chiamato subito il 118, ma provvidenziale è stato l’immediato soccorso di
Andrea Caruso, di professione Infermiere presso l’Ospedale San Carlo di Roma”. A riferire l’episodio è la direzione sanitaria dell’ospedale di Roma, in una nota che racconta l’intervento dell’infermiere.
“Ho girato il paziente - ricorda Andrea Caruso - in posizione supina e da sopra le spalle gli ho abbassato il mento; ho cercato uno spiraglio tra i denti con le dita e poi inserito un tubo di mayo utilizzato in tutte le sale operatorie”. Un tempestivo intervento, quello di Caruso, che ha consentito al giovane calciatore di superare il temporaneo stato di perdita di coscienza. Il ragazzo è stato comunque soccorso con l’eliambulanza per un trasporto d’urgenza all’Ospedale e oggi sta bene.
15 maggio 2015
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