Lazio. Ospedale San Giovanni. Regione revoca nomina medico a capo degli infermieri
Con una delibera il nosocomio romano aveva affidato a un medico, tramite chiamata diretta, l'incarico di Dirigente delle professioni infermieristiche e ostetriche. “La procedura adottata – spiega una nota della Regione - non è in linea con quelle indicate per l'affidamento degli incarichi per le professioni sanitarie”.
12 MAG - "La Direzione regionale salute ed integrazione sanitaria ha chiesto al Direttore generale dell'Azienda ospedaliera S. Giovanni di revocare la delibera n. 360 adottata in data odierna, con cui si procede all'affidamento dell'incarico di Dirigente delle professioni infermieristiche e ostetriche”. È quanto fa sapere la Regione Lazio in una nota diffusa ieri.
Il motivo, spiega la Regione, è che “la procedura adottata non è in linea con quelle indicate per l'affidamento degli incarichi per le professioni sanitarie. Per la Regione la strada maestra, che non prevede scorciatoie, è quella delle procedure concorsuali così come previsto anche dall'intesa con i sindacati".
Soddisfazione per l'azione della Regione è stata espressa dal
vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio, Francesco Storace, che in merito aveva presentato una interrogazione. "A guidare gli infermieri deve essere un infermiere e non un medico e la posizione deve essere assegnata con concorso pubblico e non con bandi interni o, peggio, a chiamata diretta. Avevo palesato questa aperta violazione delle norme nazionali, regionali e persino degli stessi Atti aziendali dell'Ospedale", sottolinea Storace.
12 maggio 2015
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