Abusi sui minori. 700 pediatri sentinella per intercettare i segnali del disagio in periodo di pandemia
Convivenza, isolamento forzato e incertezza socio-economica, hanno aggravato disagi e conflittualità di coppia e aumentato la violenza e la trascuratezza materiale e affettiva dei genitori. Ripartono i nuovi corsi di formazione “Lo sai che… Incontri sulla realtà degli abusi e dei maltrattamenti durante l’età adolescenziale” organizzati da Sip e Fimp con il sostegno di Menarini per creare rete di pediatri contro gli abusi
08 MAR - L’avvento della pandemia ha creato le condizioni per un aumento degli abusi sui minori. Molti dati suggeriscono che nel periodo di lockdown, anche se ora meno severo, la convivenza, l’isolamento forzato e l’incertezza socio-economica, hanno aggravato i disagi e la conflittualità di coppia e aumentato la violenza assistita e la trascuratezza materiale e affettiva dei genitori, anche nelle famiglie di livello socio-economico medio/alto. Con l’emergenza e l’isolamento è cresciuto anche l’uso incontrollato di internet anche da parte dei più piccoli e quindi il rischio di adescamenti e di abusi online e di cyber bullismo.
Ed è in questo scenario che riparte anche quest’anno l’iniziativa promossa da Menarini per una rete di pediatri contro gli abusi da pandemia, grazie ai nuovi corsi di formazione “Lo sai che… Incontri sulla realtà degli abusi e dei maltrattamenti durante l’età adolescenziale” organizzati con la
Società Italiana di Pediatria (SIP) e la Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp). 700 pediatri saranno allenati a riconoscere i primi segnali di difficoltà e diventeranno così una “sentinella” del disagio dei minori.
“Nel contesto pandemico i tentacoli dell’abuso sui minori si fanno ancora più intricati e contorti e allo stesso tempo diviene più difficile intercettare l’abuso a causa del distanziamento sociale e anche della ridotta frequenza di accesso ai Pronto Soccorso pediatrici – dichiara
Pietro Ferrara, coordinatore del progetto e referente nazionale della Sip per abusi e maltrattamenti e professore di Pediatria presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma – Il cambiamento radicale di routine domestica, la chiusura delle scuole e l’interruzione di tutte le attività extrascolastiche, hanno reso ancora più profondo, inaccessibile e silenzioso il baratro dell’abuso, che, se come sempre si consuma principalmente in contesti socioeconomici disagiati, ha esteso le sue maglie anche in contesti ‘normali’ o solamente ‘fragili’ – aggiunge Ferrara - Tante le nuove modalità in cui si è probabilmente manifestato l’abuso in era Covid, a cominciare dalla violenza assistita di certo in aumento, racchiusa e nascosta dal lockdown. Sicuramente è aumentato anche l’abuso da trascuratezza, con bambini abbandonati a se stessi, privati delle cure primarie di base fisiche, come la pulizia e il nutrimento, ed emotive”.
“Per moltissimi minori, restare a casa non ha significato solo rinunciare alle proprie abitudini e alla propria vita sociale, ma li ha obbligati a convivere, ogni ora del giorno, con persone violente, senza avere la possibilità di chiedere aiuto – hanno detto
Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, azionisti e membri del Board di Menarini – In questo contesto così drammatico, il Gruppo Menarini ha voluto continuare a supportare questo progetto unico al mondo che, dal 2016, fornisce a pediatri e medici di base gli strumenti per riuscire a riconoscere tutti i segnali di violenza e intervenire tempestivamente”.
“Il problema – sottolinea
Luigi Nigri, coordinatore del progetto e Vicepresidente della Fimp – è che una situazione eccezionale come quella che si è venuta a creare e che perdura ormai da un anno, associata a tutte le problematiche familiari, domestiche già preesistenti, determina un altissimo rischio di esacerbazione: dai conflitti di coppia, ai problemi economici, all’abuso di droghe e di alcol. A favorire questa escalation anche la discontinuità dei servizi socio-sanitari ed educativi verificatisi in tutto il periodo dell’emergenza e non da ultimo il rifugiarsi dei bambini e dei ragazzi nella ‘rete’ che li ha esposti ancor di più al rischio di adescamenti, abusi sessuali online e cyberbullismo ancora più subdoli e meno facilmente individuabili. Insostituibile il ruolo di iniziative come questa nel tentare di colmare un gap formativo da parte dei corsi universitari e di specializzazione dove questi temi vengono raramente trattati e spesso in maniera non adeguata”.
Diversi studi, anche se su casistiche ancora limitate, hanno cominciato a documentare l’aumento dei casi di abuso in era Covid. Uno studio condotto presso la
Division of Pediatric Emergency Medicine, Johns Hopkins University School of Medicine, Baltimore e pubblicato sulla rivista Child abuse & Neglect ha documentato che nel 2020 il 13% delle lesioni e traumi pediatrici trattati nella struttura erano riferibili ad un abuso fisico, contro il 4% dell’anno precedente.
Un lavoro della University of Alabama a Birmingham pubblicato sulla rivista
Child Maltreatment ha mostrato che, una casistica di 405 genitori ha riportato l’aumento di conflitti fisici e verbali in casa e forme di trascuratezza verso i figli, associate all’aumento di stress e solitudine percepiti durante la pandemia. Lo stesso lavoro ha osservato una seconda casistica di 106 genitori riportando durante la pandemia un aumento del livello di conflitto genitore-figlio, che è stato associato con concomitante aumento di rischio di abuso su minore, con diversi legami a situazioni contingenti quali la perdita di lavoro, l’insicurezza alimentare e la solitudine; i risultati denunciano un aumento del rischio di abuso rispetto ai livelli pre-pandemici.
Segnali di cui fare attenzione
· Mostrarsi insolitamente triste
· Improvvisi cambiamenti nel comportamento e nelle abitudini
· Dolori fisici che non trovano una spiegazione medica
· Disturbi del sonno
· Improvviso calo del rendimento scolastico
· Sviluppo di nuove paure
· Comportamenti regressivi
· Comportamenti autolesionistici
08 marzo 2021
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