Covid. Cimo: “L’Agenas coinvolga i medici di emergenza nelle linee guida per i pazienti positivi”
Questo l’invito del Coordinamento Cimo Emergenza-Urgenza che si associa alle critiche lanciate nei giorni scorsi dalla Simeu sul mancato coinvolgimento, da parte dell’Agenzia, dei professionisti nella stesura delle linee guida per i pazienti affetti da Covid che presenta “indiscutibili limiti che vanno integrati”
05 MAR - “In questo momento di crisi pandemica ci associamo a Simeu (Società Italiana di Medicina di Emergenza-Urgenza) che ha stigmatizzato come grave il mancato coinvolgimento, da parte di Agenas, dei professionisti dell’Emergenza Urgenza nella stesura delle linee guida per i pazienti affetti da Covid”.
È quanto scrive in una nota il
Coordinamento Cimo Emergenza-Urgenza che rappresenta i medici che lavorano ed operano quotidianamente sul Territorio Sistema 118 e nei Pronto Soccorso, OBI e nei reparti di Medicina di Emergenza Urgenza. Per questo il Coordinamento auspica che il Presidente nazionale della Simeu
Salvatore Manca “possa presentare in collaborazione con tutte le figure che operano nell’area delle Emergenza Urgenza del Ssn un documento integrativo a quello presentato da Agenas”.
“È indispensabile – spiega Cimo Emergenza-Urgenza – garantire il soccorso, la presa in carico e l’assistenza a chi è affetto da Covid con sintomi e segni della malattia, un tempestivo trattamento dal territorio al pronto soccorso o al reparto ospedaliero, dove può ricevere cure subintesive ed intensive, come nei reparti di Rianimazione specificamente attrezzati. Invece le Linee Guida Agenas per i setting assistenziali di gestione dei pazienti affetti da Covid-19 non presentano la necessaria completezza per rendere la continuità assistenziale ed i percorsi più sicuri e di qualità ma presentano degli indiscutibili limiti che vanno integrati prevedendo per tutte le fasi dei processi clinico assistenziali la sicurezza delle cure e per chi cura”.
Per il sindacato, la complessità di gestione dell’emergenza urgenza in corso di Pandemia, come nel quotidiano “non può più permettersi di gestire la complessità e l’intensità in modo monocolore”, è quindi “necessario cambiare e passare da un sistema sanitario di Emergenza Urgenza che lavora a compartimenti ad un sistema che lavora per Dipartimenti, anche integrati, dove le professionalità e le discipline collaborano in sinergia al fine di garantire il migliore soccorso e le cure. La partecipazione dei professionisti che lavorano sul campo – conclude la nota – ha infatti valore nella prevenzione e nelle cure primarie quanto quella dei professionisti che lavorano nel Territorio cosi come quella dei professionisti nelle corsie e negli ambulatori ospedalieri”.
05 marzo 2021
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