Un Patto per condividere conoscenze, informazioni e iniziative. Lo sottoscrivono 15 società scientifiche italiane
Sottoscritto al momento da Acoi, Adoi, Anmco, Aogoi, Aooi, Crei, Sicpre, Sigo, Simit, Sin, Siot, Sirm, Sip, Siu e Siud prevede diverse azioni comuni alla luce "dei profondi cambiamenti della società italiana, anche in ambito sanitario, delle crescenti domande di salute e sostenibilità del Ssn". Tra le primeiniziative la richiesta di un incontro al Ministero della Salute anche per parlare di come applicare la legge Gelli sulla responsabilità professionale con particolare riferimento alle linee guida e al ruolo delle società scientifiche. IL PATTO
10 LUG - “Quindici società scientifiche, rappresentative dell’intero mondo medico-chirurgico con i loro oltre 60.000 iscritti, hanno firmato il Patto per il rilancio del Ssn. Con la firma del Patto le società scientifiche si impegnano in un’azione comune di condivisione democratica e trasparente delle informazioni e della conoscenza. Questa iniziativa nasce dalla consapevolezza dei profondi cambiamenti della società italiana, anche in ambito sanitario, delle crescenti domande di salute e sostenibilità del Ssn".
Lo affermano in una nota il presidente Acoi
Pierluigi Marini e
Giuseppe Ettore (Aogoi), coordinatori pro-tempore del Patto sottoscritto al momento da Acoi, Adoi, Anmco, Aogoi, Aooi, Crei, Sicpre, Sigo, Simit, Sin, Siot, Sirm, Sip, Siu e Siud, alle quali si è aggiunta Aimo.
"Un Patto - scrivono Marini ed Ettorre - che nasce non solo per dare rappresentanza e tutela in un periodo di forte crisi delle professioni mediche specialistiche nell’ambito della formazione e dell’inserimento nel mondo del lavoro, ma anche e soprattutto per essere punto di riferimento per le istituzioni nella crescita della medicina e della ricerca scientifica e clinica al servizio della persona e nel processo di controllo della sicurezza delle cure e monitoraggio del rischio sanitario".
"Le Società scientifiche chiedono un incontro al Ministro della Salute Giulia Grillo, per avviare un confronto costruttivo volto a facilitare interventi migliorativi per quanto riguarda l’iscrizione delle società scientifiche nell’apposito elenco (
previsto dalla legge Gelli, ndr), la produzione delle linee guida, la revisione dei Drg e del tariffario, l’accreditamento delle strutture e dei professionisti per la qualità e sicurezza delle cure, la clinical competence e i relativi percorsi formativi, il calcolo dei fabbisogni di personale, la programmazione e organizzazione della formazione post-laurea, il risk management in sanità, la prevenzione e la gestione del contenzioso e degli aspetti assicurativi", concludono Marini ed Ettorre.
10 luglio 2018
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