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Donne medico. Anaao Assomed: “In Campania le pari opportunità sono negate”


Presentati i dati di una ricerca condotta dal Gruppo Donne Anaao Campania. Il 24% delle iscritte Anaao vive di precariato e l’85% delle intervistate riesce a malapena a conciliare lavoro e vita privata. Zuccarelli. “Garantire pari opportunità alle donne è prima di tutto una questione di civiltà”.

16 MAR - “In Campania i diritti delle donne medico vengono negati. Da una nostra ricerca, condotta dalla dottoressa Marlene Giugliano, Responsabile del Gruppo Donne Anaao Campania, emergono infatti dati vergognosi, che ci hanno convinto a mettere in campo azioni concrete”. I dati dei quali parla Bruno Zuccarelli, segretario regionale Anaao Campania, riguardano le donne del comparto Sanità (biologhe, farmaciste, psicologhe e così via).
 
L’Anaao ha censito 576 professioniste costrette a vivere di precariato. “Un numero enorme se si considera che questa condizione riguarda in Campania il 47% circa del totale dei precari della sanità”. Dalla ricerca emerge che il 24% delle iscritte Anaao vive questa difficoltà e l'85% delle intervistate riesce a malapena a conciliare lavoro e vita privata. Sono donne che in media hanno 50 anni, costrette a dividersi tra il lavoro e la famiglia “senza alcun aiuto dal pubblico (si pensi ad esempio gli asili nido aziendali)”.

“Garantire pari opportunità alle donne - per Zuccarelli – è prima di tutto una questione di civiltà. La sanità campana purtroppo è strangolata da anni da tagli lineari e solo ora si inizia ad intravedere una via d’uscita. Per l’Anaao sostenere l’impegno e la professionalità dei medici è un impegno imprescindibile, ancor più quando questa professionalità è legata al contributo di valenti professioniste. Non è tollerabile che nel 2016 queste donne debbano ancora scegliere se seguire la passione per la professione medica o se costruire una famiglia”.

Queste tematiche sono state denunciate oggi anche in occasione di un convegno che ha messo a confronto la politica e le parti sociali. Presenti, tra gli altri, l’assessore Rita Martone (comune di Caserta) e l’assessore Teresa Mele (comune di Avellino) e Chiara Marciani (delega alle Pari opportunità nella Giunta Regionale della Campania). Proprio Marciani ha rivelato i dati comunicati dal Garante per l’infanzia, dato che parlano di un 2,8% di bambini che in Campania riescono ad accedere a nidi regionali e solo di un 35% di scuole che possono garantire il tempo prolungato.
 
Per questo l’assessore Marciani ha voluto sottolineare ancora una volta l’impegno della Regione e del suo assessorato affinché si possa cambiare passo. Ad esempio sostenendo il progetto sugli asili nido, uno dei quali sorgerà nel Cardarelli come progetto pilota.

16 marzo 2017
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