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Sicurezza sul lavoro. Guariniello: “Serve un’Agenzia nazionale di prevenzione”

di Domenico Della Porta

L'ex magistrato di Torino lo ha ribadito in occasione della presentazione dell’ottava edizione del “Testo Unico della Sicurezza  sul lavoro commentato con la Giurisprudenza” da lui curato. Per Guariniello andrebbe inoltre sviluppato un osservatorio per la codificazione dei tumori professionali in ciascuna Procura italiana, su modello di Torino, che ha permesso l'identificazione di 30mila casi di tumore di probabile origine professionale

10 NOV - L’occasione della presentazione a Palazzo San Macuto della Camera dei Deputati dell’ottava edizione del “Testo Unico della Sicurezza  sul lavoro commentato con la Giurisprudenza” ha permesso all’autore Raffele Guariniello, ex Magistrato di Torino, di lanciare due interessanti proposte in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro nel nostro Paese. 
 
Prima di tutto, ha detto Guariniello, occorre puntare ad un’agenzia nazionale della prevenzione sul lavoro, dal momento che non è stato possibile arrivare ad una Procura Nazionale per la sicurezza sul Lavoro su modello della Francia dove esiste in magistratura Le Pole de la Santè,  costituito da competenze specialistiche per lo specifico settore.
 
La seconda proposta di Guariniello, che ha trovato unanimi consensi tra i presenti, è quella di promuovere un osservatorio per la codificazione dei tumori professionali in ciascuna Procura italiana, su modello di quello che è avvenuto a Torino da molti anni, dove sono stati identificati circa 30.000 casi di neoplasie di probabile origine professionale anche fa fonti comunali e ospedaliere,  da cui sono state sviluppate indagini giudiziarie.  
 
L’ex Magistrato ha poi rammentato ai presenti, traendo spunto dai recenti terremoti registrati in Italia, di non trascurare  nei DVR la valutazione del rischio sismico sia per gli edifici istituzionali, sia per le attività produttive.
 
Il Presidente della Commissione Parlamentare di Inchiesta Uranio Impoverito, l'onorevole Gianpiero Scanu, nell’apprezzare il lavoro editoriale di Guariniello, che opera al suo fianco in qualità di consulente, ha sottolineato il disegno di legge già in esame alla Camera, che prevede per il comparto del Ministero della Difesa, il passaggio dell’attività di vigilanza in materia di igiene e sicurezza del lavoro all’INAIL per garantire quella terzietà indispensabile in questo delicato settore, affidata attualmente sempre  ad organismi militari, contrariamente per quanto accade  nel resto della Pubblica Amministrazione.
 
Per la senatrice Camilla Fabbri, Presidente della Commissione di Inchiesta Parlamentare sugli infortuni sul lavoro, presente all’evento insieme al presidente dell’Inail  Massimo De Felice e all’ing. Giuseppe Piegari del Ministero del Lavoro, è ancora assente nel nostro Paese un reale coordinamento tra il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro e  la normativa sulla responsabilità sociale delle imprese proponendo di modificare il D.Lgs.231 nella parte in cui si parla della responsabilità amministrativa di Enti e Società.
 
Ha ricordato, poi, il lavoro preliminare svolto dalla Commissione attraverso audizioni mirate, che ha consentito l’accelerazione dell’approvazione della recente normativa sul caporalato, che punta, tra l’altro, ad un inasprimento della pena per le aziende non in regola. E’ in corso, ha precisato, un approfondimento sulla valutazione delle politiche pubbliche in materia di sicurezza sul lavoro per misurare se tutto ciò che viene “fatto” nel settore porta o meno ad una riduzione degli infortuni sul lavoro.
 
Domenico Della Porta

10 novembre 2016
© Riproduzione riservata

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