Muschietti (Farmacieunite): “Federfarma, polemiche rivelatrici, il solo obiettivo è conservare la cadrega”
Rispetto a quella che il presidente di Farmacieunite definisce la "notte dei lunghi coltelli" di Fedeferma in vista delle prossime edizioni per il rinnovo dei vertici, l'associazione dei farmacisti plaude allo "smascheramento" dall'interno delle modalità di gestione "di quello che una volta era il sindacato unitario dei totolari di farmaci italiani"
24 OTT - "Ancorché del tutto estranei - dichiara
Franco Gariboldi Muschietti, presidente di Farmacieunite - alla notte dei lunghi coltelli che sembra essere già cominciata in Federfarma in vista delle prossime edizioni per il rinnovo dei vertici, ci fa piacere notare come vi sia qualche collega che si è finalmente deciso a smascherare dall'interno le modalità di gestione di quello che una volta era il sindacato unitario dei titolari di farmacia italiani".
Per il presidente di Farmacieunite, il presidente di Federfarma Verona,
Marco Bacchini, e quello di Federfarma Nuoro,
Carlo Ghiani, hanno "impietosamente messo il dito nella piaga di comportamenti che nulla hanno a che fare con la rappresentanza sindacale, fatta di confronto civile, democratico e rispettoso, per sconfinare invece in pratiche fatte di colpi bassi, sotterfugi e menzogne".
"Il ricorso sistematico alla calunnia degli avversari denunciato da
Ghiani - osserva al riguardo
Muschietti - la dice lunga su come quel sindacato sia ormai diventato terra di conquista e teatro per l'esercizio di ambizioni e tornaconti personali, il tutto senza che venga prodotto alcunché di concreto ed efficace per arrestare il declino economico e professionale della farmacia".
Il presidente di Farmacieunite riserva poi un apprezzamento particolare all'intervento di
Bacchini: "Ha avuto il merito di smascherare senza alcuna possibilità di equivoco come l'attuale dirigenza Federfarma, che è poi la stessa che ci indusse a lasciare il sindacato per fondarne uno autonomo, parli e operi solo ed esclusivamente in funzione della conservazione del potere.
Bacchini è stato davvero molto efficace nel dimostrare come ciò che Racca afferma oggi in relazione alla necessità di un'immediata modifica statutaria in vista dell'arrivo delle farmacie di capitale è l'esatto opposto di ciò che, insieme al suo consiglio di presidenza, andava sostenendo fino a pochi mesi fa, ovvero che prima di mettere mano alle norme statutarie è meglio attendere il varo della legge sulla concorrenza. Un cambio radicale e in corsa di opinione, che
Bacchini, con molto understatement, si limita a definire bizzarro, ma che altro non è che la dimostrazione di come intervenire ora sullo statuto abbia solo uno scopo: avere più posti a disposizione da promettere in giro in cambio di voti e consensi, per conservare cadrega e cadreghini".
"A volte - conclude il presidente di Farmacieunite -, basta un piccolo esercizio di memoria che metta a confronto quel che si diceva ieri con quanto si dice oggi, per capire come stanno le cose e con chi si ha a che fare, e
Bacchini ha avuto il merito di ricordarlo a tutta la categoria. E lo ha fatto con indubbia efficacia, dovuta anche, mi permetto di dire, all'uso di toni che hanno saputo unire precisione, fermezza e misura. Merce rara, soprattutto quest'ultima, in contesti e tempi dove tutti strepitano".
Lorenzo Proia
24 ottobre 2016
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