Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 23 NOVEMBRE 2024
Lavoro e Professioni
segui quotidianosanita.it

Ddl concorrenza. Farmacisti siciliani: “Giustificati timori. Inspiegabile la posizione di Federfarma nazionale”


In una nota congiunta ATiFar Agrigento, Federfarma Caltanissetta, Federfarma Siracusa e Federfarma Trapani esprimono le proprie preoccupazioni per l’ingresso nel settore delle società di capitali e contestano i vertici nazionali del sindacato: “Rappresentano come un successo ‘tetto’ del 20%, ma non è altro che una foglia di fico”.

26 LUG - “Forti timori per il futuro della categoria e per l’efficacia dello stesso Ssn” espressi in una nota congiunta dai consigli di Federfarma Agrigento, Caltanissetta, Siracusa, e Trapani.

“Nell’attuale stesura del citato Ddl – scrivono nella nota Claudio Miceli, presidente ATiFar Agrigento; Maria Ippolito, presidente Federfarma Caltanissetta; Sebastiano Rizzo, presidente Federfarma Siracusa e Leonardo Galatioto, presidente Federfarma Trapani - rimane infatti prevista la possibilità che società di capitali possiedano e gestiscano farmacie facendo, di fatto, tramontare la sopravvivenza delle farmacie libere ed indipendenti, che hanno svolto finora, rispettando i principi deontologici professionali, il proprio ruolo di servizio pubblico, operando all’interno del Ssn ed a garanzia dei Lea, e quindi in effetti della intera cittadinanza”.

Per i rappresentanti dei titolari di farmacia siciliani è “risibile lo pseudo limite del 20% previsto delle farmacie in capo a ciascuna società, che lascia libera e perfino probabile la grottesca possibilità che tutte le farmacie operanti nel territorio nazionale appartengano a società di capitale ciascuna per una quota pari al 20% del totale!”.

Per Miceli, Ippolito, Rizzo e Galatioto “la fatale marginalizzazione delle farmacie indipendenti si traduce quindi nella formazione di catene orientate ad operare in base a logiche puramente commerciali - in quanto rispondenti in primo luogo al capitale che le possiede - indirizzate innanzitutto al lucro ed al profitto, con buona pace del ruolo di servizio pubblico e dell'agire secondo scienza, coscienza, e deontologia professionale da parte di un farmacista ormai limitato al ruolo di dipendente di una società multinazionale titolare della catena di esercizi farmaceutici”.

A fronte di questi “drammatici interrogativi” appare, per i rappresentanti dei titolari di farmacia siciliani, “inspiegabile e contraddittoria la posizione dei vertici nazionali di Federfarma espressa durante l’assemblea del 13 luglio,che è stata oggetto di critiche mosse da parecchi tra gli intervenuti, dove veniva rappresentato come un successo l’introduzione del citato ‘tetto’ del 20% paragonabile in effetti all’applicazione di una foglia di fico in mezzo ad un assordante silenzio sulle effettive strategie e sui reali pericoli che la situazione presenta, tanto evidenti che – concludono i leader di Federfarma Agrigento, Caltanissetta, Siracusa, e Trapani  - non si comprende l’incapacità a valutarli dello stesso governo i cui rappresentanti, avendo ben presente l’opera di Karl Marx, sembrano invece essersi imitati alla lettura del suo titolo assumendo ‘Il Capitale’ come rimedio ai mali del settore!”.

26 luglio 2016
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Lavoro e Professioni

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy