Federfarma. Racca confermata alla presidenza. Ma alcune associazioni regionali si oppongono
Rinnovata anche la presidenza del Sunifar ad Alfredo Orlandi. Federfarma Lazio conferma che il 40% degli iscritti non ha votato o ha votato scheda bianca per protesta e annuncia la costituzione di un coordinamento interregionale per "fermare la gestione personalistica e autoreferenziale dell'attuale dirigenza".
14 APR - L’Assemblea nazionale di Federfarma e l’Assemblea nazionale del Sunifar (farmacie rurali), riunite oggi a Roma, hanno confermato per il triennio 2014-2017
Annarosa Racca presidente Federfarma e
Alfredo Orlandi presidente Sunifar. Racca ha avuto la meglio su
Luigi Cardillo (vicepresidente di Federfarma Avellino), mentre il candidato che ha sfidato Orlandi alla presidenza del Sunifar era
Massimo De Fina (presidente di Federfarma Vibo Valentia).
Rinnovato oggi anche il
Consiglio di Presidenza che, oltre a Racca e Orlandi, vede la presenza di
Domenico Dal Re (nominato tesoriere),
Michele Di Iorio, Manlio Grandino, Alfonso Misasi (confermato segretario nazionale),
Gioacchino Nicolosi (vicepresidente vicario),
Giancarlo Visini, eletti dall'Assemblea Nazionale di Federfarma;
Riccardo Froli, Roberto Grubissa (segretario Sunifar),
Luigi Vito Sauro (vicepresidente Sunifar), eletti dall'Assemblea del Sunifar.
Due, quindi, le new entry in Consiglio: Manlio Grandino, Presidente di Federfarma Sassari, e Riccardo Froli, Presidente di Federfarma Pisa, entrambi 47enni e già componenti del Consiglio delle Regioni di Federfarma.
“Continuerò a lavorare con impegno ed entusiasmo per valorizzare il servizio farmaceutico in una rete di rapporti con le istituzioni nazionali e regionali e con le altre categorie di professionisti sanitari. Uno degli obiettivi principali è la concreta e rapida attuazione della farmacia dei servizi, di cui anche il Documento di Economia e Finanza, recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri, ha riconosciuto la validità. La farmacia può contribuire a favorire lo spostamento dell’assistenza dall’ospedale al territorio, migliorando l’uso delle risorse e agevolando l’accesso alle prestazioni sanitarie da parte dei cittadini. In particolare è fondamentale portare in farmacia tutti i medicinali che non richiedono controlli ricorrenti da parte delle strutture ospedaliere. Federfarma sta predisponendo gli strumenti informatici per agevolare le farmacie nell’erogazione di nuove prestazioni ai cittadini e per consentire un puntuale monitoraggio dell’aderenza alle terapie, soprattutto da parte dei pazienti cronici, oggi troppo spesso impropriamente assistiti dagli ospedali”, sono state le prime dichiarazioni di
Racca alla conferma della fiducia. “Per raggiungere questi obiettivi - ha aggiunto Racca - sono fondamentali le sinergie con i medici di famiglia, con le associazioni dei consumatori e dei malati e con l’industria farmaceutica. Abbiamo davanti a noi grandi sfide, a partire dal rinnovo della convenzione con il SSN, fondamentale per adeguare il servizio farmaceutico alle nuove esigenze della popolazione e del sistema. Sono fiduciosa di poter raggiungere, con il supporto di tutti i colleghi, buoni risultati per la farmacia italiana, perché finalmente si comincia a mettere al centro del dibattito pubblico la salute dei cittadini, dopo che per anni la sanità è stata presa in esame solo per discutere di tagli.”
"Le piccole farmacie hanno subito in particolar modo le conseguenze negative dei tagli e della crisi economica. Il Sunifar ha lavorato in questi anni per individuare strumenti di sostegno che consentissero alle farmacie rurali di superare questo difficile periodo", ha poi affermato il presidente Sunifar
Alfredo Orlandi. "Continueremo - ha proseguito - a lavorare per fare in modo che le farmacie rurali possano continuare a svolgere il loro ruolo di presidio sanitario essenziale sul territorio, anche ampliando i servizi forniti a una popolazione formata in gran parte da persone anziane, qual è quella dei centri minori. Per mantenere l’efficienza del servizio farmaceutico e svilupparne le potenzialità soprattutto nei piccoli centri, dove non sono presenti altri presidi sanitari, è fondamentale rinnovare in tempi brevi la convenzione con il SSN".
Tutti i componenti del Consiglio di Presidenza hanno infine sottolineato la "volontà di operare in rappresentanza della rete territoriale del servizio farmaceutico, a tutela di tutte le farmacie e dei cittadini-utenti".
Intanto,
Federfarma Lazio, attraverso una nota, ribadisce la sua protesta contro la dirigenza del sindacato e annuncia che sarà costituito al più presto "un coordinamento interregionale per portare avanti una riflessione congiunta, in tempi rapidi, volta a individuare modalità e strategie di rappresentanza sindacale più efficaci di quelle che è ragionevole attendersi da Federfarma dopo la conferma dei suoi vertici". La decisione, spiega la nota di Federfarma Lazio, è stata assunta all'unanimità dal vasto fronte di articolazioni territoriali che non hanno partecipato al voto nazionale di oggi per il rinnovo del consiglio di presidenza di Federfarma. Il 40% degli aventi diritto al voto avrebbe infatti non votato o votato scheda bianda in forma di protesta.
"Federfarma Piemonte, Federfarma Val d'Aosta, Federfarma Liguria, Federfarma Bolzano, Federfarma Lazio, insieme ad altre associazioni provinciali in Toscana, Puglia e Sardegna e altre ancora che potranno presumibilmente aggiungersi nonostante la partecipazione al voto odierno, daranno vita a un coordinamento interregionale permanente, affidato, nelle fasi istruttorie, al coordinamento di
Antonino Annetta (Roma),
Silvia Pagliacci (Umbria),
Elvio Barla (Liguria),
Luca Collareta (Bolzano),
Pierluigi Annis (Sardegna) insieme ai rappresentanti di Piemonte e Toscana con il compito di valutare possibili alternative capaci di rappresentare e tutelare meglio - anche recuperando gli spazi di interlocuzione con le Regioni incomprensibilmente disertati con clamoroso autolesionismo dalla gestione Racca - i legittimi interessi della farmacia convenzionata italiana, provando a invertire una crisi ormai giunta a livelli che minacciano seriamente la stessa sostenibilità economica degli esercizi, in particolare nelle località più piccole e disagiate del Paese", spiega la nota di Federfarma Lazio.
"La decisione è in qualche modo obbligata e del tutto coerente con quanto denunciamo ormai da anni", secondo
Antonino Annetta, vicepresidente di Federfarma Roma. "L'appena riconfermata gestione Racca non ha dato alcun segno, al netto del consueto cumulo di dichiarazioni altisonanti ma vuote, di voler cambiare registro. E la farmacia italiana non può davvero più permettersi relazioni con gli interlocutori istituzionali schiacciate in via esclusiva a livello centrale e dichiaratamente sbilanciate in termini di schieramento politico, né la gestione autoreferenziale e personalistica del sindacato che abbiamo conosciuto fin qui. Una gestione incapace di consentire l'articolazione democratica del dibattito interno, come comprova il distacco, già avvenuto, di pezzi di sindacato, ma che soprattutto non ha fatto nulla per contrastare il progressivo peggioramento della crisi delle farmacie, circa 3000 delle quali, secondo le stesse stime Federfarma, sono in condizioni di gravissima sofferenza e, in molti casi, sull'orlo del fallimento".
"Lasciamo pure le cariche Federfarma ai festeggiamenti per la vittoria e ai reboanti comunicati che la certamente la accompagneranno - prosegue Annetta - ma certamente non resteremo con le mani in mano di fronte al cupio dissolvi della farmacia italiana. Sappiamo bene che, comunque finisca la riforma del Titolo V, il tavolo sul quale si deciderà la quota parte più significativa del futuro delle farmacie è quello delle Regioni, dove si giocheranno le partite della convenzione e della riorganizzazione delle cure primarie e, con esse, le prospettive della pharmaceutical care e della farmacia dei servizi, le uniche che possano garantire un orizzonte professionale ed economico di respiro per le farmacie di comunità. A questo sta già lavorando, e da domani lavorerà con ancora maggiore lena, il coordinamento interregionale che abbiamo voluto costituire, all'interno del quale verrà ovviamente anche avviata una riflessione sul futuro sindacale della farmacia".
14 aprile 2014
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