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De Lillo (OMCeO Roma): “Finalmente completata la Legge Gelli Bianco. Adesso affidiamoci ai veri professionisti”


Mostra soddisfazione il vicepresidente dell’Ordine dei medici di Roma in merito all’approvazione del Decreto MIMIT 232/2023, ma mette anche in guardia dal rischio superficialità.

29 MAR -

Finalmente, dopo quasi sette anni, la Legge 24/2017, nota come “Gelli Bianco”, è stata “scaricata a terra”. E’ stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 1 marzo il Decreto del Ministero del Made In Italy 232/2023, ossia – come recita il lunghissimo titolo – il “Regolamento recante la determinazione dei requisiti minimi delle polizze assicurative per le strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private e per gli esercenti le professioni sanitarie, i requisiti minimi di garanzia e le condizioni generali di operatività delle altre analoghe misure, anche di assunzione diretta del rischio e le regole per il trasferimento del rischio nel caso di subentro contrattuale di un'impresa di assicurazione, nonché la previsione nel bilancio delle strutture di un fondo rischi e di un fondo costituito dalla messa a riserva per competenza dei risarcimenti relativi ai sinistri denunciati.” Ci siamo occupati innumerevoli volte di questo tema, anche personalmente, ma adesso è il tempo di lasciare spazio ad altre opinioni, decisamente più autorevoli delle nostre, come quella del Dottor Stefano De Lillo, vicepresidente dell’Ordine dei medici della provincia di Roma.

“E’ stato un grande sforzo, ma adesso godiamoci questa bella soddisfazione”. Non nasconde la contentezza, il Dottor De Lillo, per questo parto più volte annunciato e poi rimandato nel corso degli ultimi anni. “Finalmente, proprio nei giorni in cui la Legge Gelli Bianco compie i suoi primi sette anni, esce in Gazzetta Ufficiale il tanto atteso Decreto di attuazione. È stato un grande sforzo, ma adesso godiamoci questa bella soddisfazione”, chiosa il vicepresidente OMCeO.
Sono tanti gli aspetti e i temi delicati toccati dal provvedimento: dai massimali minimi obbligatori di copertura delle polizze di responsabilità civile professionale, sia per le strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private sia per gli esercenti le professioni sanitarie, alle caratteristiche delle cosiddette “analoghe misure”, ovvero a come deve essere impostata la gestione del rischio per quelle realtà che intendano farsi carico in autonomia nel gestire gli eventuali contenziosi. La norma approvata affronta inoltre anche altre importanti tecnicalità assicurative, come ad esempio l’introduzione del meccanismo del bonus-malus e la regolamentazione del diritto di recesso da parte dell’assicuratore.
Al di là delle singole questioni affrontate in modo dettagliato e specifico, val la pena soffermarsi su un piano più generale, ed evidenziare il grande lavoro di sintesi e chiarezza che è stato fatto dal legislatore”, osserva ancora De Lillo. “Certamente, è sempre possibile migliorare le cose. Non a caso lo scorso anno è stata istituita dal Ministro della Giustizia Carlo Nordio la “Commissione per lo studio e l’approfondimento delle problematiche relative alla colpa professionale medica”, dalla quale ci aspettiamo in prospettiva utili contributi per una possibile ulteriore riforma.”


Attenzione alle scorciatoie, ammonisce De Lillo Una cosa appare certa al vicepresidente OMCeO della Provincia di Roma: la complessità delle questioni normate dalla Legge Gelli Bianco e dal recente Decreto attuativo è tale che può realmente esserci il rischio, da parte dei professionisti della salute, di muoversi con una certa superficialità.
Non si può chiedere ad un medico, con il carico di lavoro che molto spesso lo sovrasta, di doversi anche occupare di problematiche giuridico-assicurative”, sostiene De Lillo. “è naturale pertanto che questi deleghi la propria sicurezza professionale a consulenti specializzati. Ma sappiamo bene tutti che non è semplice trovare qualcuno verso il quale nutrire la massima fiducia.” Fortunatamente, ricorda il vicepresidente, l’OMCeO Roma ha una convenzione in essere con SanitAssicura: il servizio Pronto Assicuratore è in grado da tempo, infatti, di garantire al professionista medico la massima serietà, per mezzo di consulenze personalizzate gratuite. “Giusto per toccare la questione con un semplice esempio: il Decreto definisce i massimali minimi di garanzia delle polizze assicurative, i quali rendono ovviamente il professionista adempiente agli obblighi di legge. Ma non è detto che essi siano anche quelli ‘idonei’ per lo stesso medico, vuoi per la tipologia di interventi e prestazioni praticate nello specifico, vuoi per la quantità di lavoro che egli è capace di sviluppare. Sottoscrivere un contratto assicurativo soltanto perché si è obbligati, e magari farlo semplicemente ‘al minor costo’ può essere decisamente deleterio. Per evitare cattive sorprese, è decisamente da consigliare, ai nostri iscritti, di fissare un check-up consulenziale con un professionista accorto. E il servizio Pronto Assicuratore proprio a questo serve”, conclude Stefano De Lillo.



29 marzo 2024
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