Schembri “Ora le regioni dovranno necessariamente riconoscere tutti gli incarichi come formazione-lavoro. La politica è vicino ai giovani, andiamo È ufficiale: i giovani medici in formazione potranno continuare a sostenere il territorio grazie alla formazione-lavoro prorogata anche per il 2023, garantendo l’assistenza ai cittadini rimasti senza medico come incaricati provvisori e sostituti, nell’attesa dell’assegnazione come carenza residua.
“Abbiamo lavorato duramente dall’inizio dell’anno affinché la formazione-lavoro continuasse ad essere garantita a tutti i giovani colleghi iscritti al corso di formazione specifica in medicina generale – dichiara la Segretaria Nazionale della Fimmg Formazione Erika Schembri – e nonostante la legge vigente lo permettesse già fino al 2024, per chiarire i dubbi delle regioni è stato necessario sollecitare una proroga dell’articolo 2-quinquies del Cura Italia, la normativa introdotta con l’emergenza Covid. Siamo soddisfatti che la politica abbia preso piena consapevolezza che i medici in formazione siano una risorsa per la medicina del territorio, sempre più scoperta e sempre meno attrattiva verso i giovani, sebbene non sia una soluzione definitiva".
"Occorre ora lavorare affinché la Formazione-Lavoro sia resa definitiva all’interno del corso di formazione specifica in medicina generale, attraverso una ristrutturazione complessiva del percorso formativo, che renda uniformemente applicato e tutorato il riconoscimento delle attività professionalizzanti, con contenuti e obiettivi didattici aggiornati e uniformi affinché sia reso davvero attrattivo verso i giovani", conclude.