Congresso Fimp. Speranza: “Studi dei pediatri di famiglia preziosi per attuazione Pnrr”
Il Ministro all’assise nazionale dei prediatri. Il Presidente FIMP Paolo Biasci: “Prossimità e capillarità devono restare le parole chiave della Riforma della Sanità, che va scritta insieme a noi. Bene il raccordo funzionale, ma per le Cure Primarie nessun passaggio dal lavoro in convenzione a quello dipendente. Si perderebbe il rapporto fiduciario con le famiglie”.
18 MAR - La parola d’ordine del 48esimo Congresso Nazionale Sindacale della Federazione Nazionale Medici Pediatri, in corso a Roma alla presenza di oltre 200 iscritti, è prossimità. Questo il cardine della riforma della Sanità per il Ministro della Salute Speranza, condiviso dal Presidente Biasci. “Dei venti miliardi di euro destinati alla Sanità nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, otto saranno destinati al territorio – spiega
Roberto Speranza – e in questo nuovo modello della programmazione della spesa sanitaria, per dare continuità agli investimenti connessi al PNRR, abbiamo stanziato un miliardo di euro proprio sull’assistenza territoriale da qui al 2026, facendo saltare per la prima volta i tetti di spesa stabiliti per il personale sanitario dalle riforme di inizio 2000. Siamo profondamente grati alla Pediatria di Famiglia per lo straordinario impegno di questi anni, per la grande disponibilità e il forte senso di responsabilità. È un tempo cruciale. Abbiamo una finestra di opportunità senza precedenti. Dobbiamo costruire insieme la Sanità del futuro, facendo al contempo gli interessi della rappresentanza e quelli del Paese. Le 1350 case di comunità saranno un luogo di aggregazione sociale e sanitaria, ma seguiremo un modello hub&spoke che possa dare risalto alla preziosa caratteristica di capillarità degli studi dei Pediatri di Famiglia”.
“Prossimità e capillarità devono restare le parole chiave della Riforma della Sanità la cui stesura non può prescindere dal nostro contributo – afferma
Paolo Biasci, Presidente FIMP -. Per la riorganizzazione della Pediatria di Libera Scelta è necessario prevedere strumenti assistenziali, organizzativi ed obiettivi di salute, uniformemente garantiti sul territorio nazionale. La nostra attività di lavoro convenzionato è l’unica che permette lo sviluppo e il mantenimento del rapporto di fiducia, in virtù proprio della libera scelta da parte della famiglia. La continuità del personale nel rapporto medico-paziente è universalmente considerata il fattore essenziale di qualità assistenziale nelle Cure Primarie”.
“Apprezziamo nell’ipotesi di riforma, l’importanza del raccordo funzionale – prosegue Biasci -. I nostri studi professionali rappresenteranno le unità spoke del sistema, nelle quali si erogano tutte le attività assistenziali di primo livello pediatrico e di prevenzione, mentre le Case di Comunità potranno fungere da hub, quei servizi di carattere generale che integrano le attività di base e di supporto all’assistenza al cronico. Tuttavia, per il successo di questa rete territoriale, come Pediatri di Famiglia abbiamo bisogno di un investimento sul Personale di studio, la Diagnostica di Primo Livello e le nuove tecnologie. In questo ambito concordiamo sull’implementazione di attività di telemedicina, che nella pratica della Pediatria di Libera Scelta vanno sempre intese come strumento di integrazione alla valutazione clinica diretta”.
“Le azioni messe in atto dai Pediatri di Famiglia per il raggiungimento degli obiettivi di salute – conclude Biasci – devono essere il più possibile omogenee sul territorio nazionale, al fine di superarne le disuguaglianze. La lezione del Covid ci ha indicato l’importanza della partecipazione attiva nella promozione del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale e delle altre campagne vaccinali (come l’influenza stagionale e il Covid stesso). La verifica ed il raggiungimento di adeguate coperture è un obiettivo di salute prioritario, insieme alla messa a regime di strategie sistematiche di promozione di corretti di stili di vita, finalizzati alla prevenzione del sovrappeso e dell’obesità infantile e al riconoscimento precoce dei disturbi del neurosviluppo”.
18 marzo 2022
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