Farmindustria: "Si colpisce chi fa innovazione per premiare il commercio"
15 LUG - Per Farmindustria non ci sono dubbi. La manovra, così come modificata nel corso dell’esame parlamentare e riproposta oggi dal maxi emendamento del Governo, è un colpo durissimo per le aziende farmaceutiche. Con un comunicato stampa diramato al termine della Giunta straordinaria dell’associazione, riunita a oggi a Roma, si esprime infatti “estrema preoccupazione per le conseguenze pratiche derivanti dall’aumento dei margini dei farmacisti, dal 26,70% al 30,35%, previsto dalla manovra finanziaria”.
“Una decisione che legalizza di fatto, e incredibilmente a carico dell’industria, un’appropriazione indebita che avveniva all’interno della catena commerciale. Questo - prosegue il comunicato - porta le imprese farmaceutiche operanti in Italia ad accentuare una differenza negativa sui propri ricavi rispetto al resto d’Europa (con punte fino al 33% nei confronti dell’Inghilterra), con conseguenze gravi sulle risorse necessarie per il mantenimento degli investimenti in Ricerca e produzione”.
Per Framindustria si tratta quindi di una “decisione che penalizza ulteriormente l’industria farmaceutica, ponendo a rischio anche l’occupazione qualificata del settore. In questa maniera si colpisce, per premiare il commercio, chi fa innovazione e mette a disposizione delle famiglie italiane terapie sempre più mirate ed efficaci per il miglioramento della qualità della vita e la cura di patologie vecchie e nuove”.
“E tutto questo - conclude la nota - dopo che le imprese del farmaco avevano responsabilmente accettato sacrifici pari a 1.200 milioni di euro, previsti dalla stessa manovra, per contribuire al ripiano della finanza pubblica”.
15 luglio 2010
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