Monitoraggio Covid. Rt in calo a 0,92. Sei Regioni vanno in arancione. Campania, Puglia e Valle d’Aosta restano rosse e la Sardegna ci diventa
di Luciano Fassari
È quanto emerge dal report del Monitoraggio Covid della Cabina di regia. L’indice Rt scende dallo 0,98 della scorsa settimana. In calo anche l’incidenza settimanale. Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Toscana scendono in arancione. “Il forte sovraccarico dei servizi ospedalieri, l’incidenza ancora troppo elevata e l’ampia diffusione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità richiedono l’applicazione di ogni misura utile al contenimento del contagio”. IL REPORT
09 APR - In calo a 0,92 l’indice Rt nazionale con la Penisola che torna a colorarsi arancione. È quanto emerge dall’ultimo monitoraggio Covid relativo alla settimana dal 29 marzo al 4 aprile. L’indice Rt scende dallo 0,98 della scorsa settimana. In calo anche l’incidenza settimanale (dal 2 all’8 aprile) a 185 casi per 100 mila abitanti rispetto ai 239 di 7 giorni fa.
“Rimane alto – si legge nel report - ed in aumento il numero di Regioni/PPAA che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (15 Regioni/PPAA vs 14 della settimana precedente)”.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva (41%) ed in aree mediche (44%) a livello nazionale rimangono al di sopra la soglia critica. Nel periodo 17 – 30 marzo 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,92 (range 0,82– 1,01), in diminuzione rispetto alla settimana precedente e sotto l’uno. Otto Regioni/PPAA hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, due Regioni (Sardegna e Valle d’Aosta) hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 3. Sei Regioni hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2.
“Il forte sovraccarico dei servizi ospedalieri, l’incidenza ancora troppo elevata e l’ampia diffusione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità richiedono l’applicazione di ogni misura utile al contenimento del contagio”.
La sintesi
Per la terza settimana consecutiva l’incidenza scende lentamente (210,8 per 100.000 abitanti (29/03/2021-04/04/2021) vs 232,74 per 100.000 abitanti (22/03/2021-28/03/2021), dati flusso ISS), restando quindi elevata e ancora ben lontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti.
Si osserva una diminuzione del livello generale del rischio, con quattro Regioni (Liguria, Puglia, Toscana e Valle d’Aosta) che hanno un livello di rischio alto secondo il DM del 30 Aprile 2020. Quindici Regioni/PPAA hanno una classificazione di rischio moderato (di cui quattro ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e una Regione (Veneto) e una Provincia Autonoma (Bolzano) che hanno una classificazione di rischio basso. Otto Regioni/PPAA hanno un Rt puntuale maggiore di uno.
Tra queste, due Regioni (Sardegna e Valle d’Aosta) hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 3. Sei Regioni hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2.
Le altre Regioni/PPAA hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno.
• Rimane alto il numero di Regioni/PPAA che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (15 Regioni/PPAA vs 14 della settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è sopra la soglia critica (41%). Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è ancora in lieve aumento da 3.716 (30/03/2021) a 3.743 (06/04/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è anche sopra la soglia critica (44%) con un lieve aumento nel numero di persone ricoverate in queste aree: da 29.231 (30/03/2021) a 29.337 (06/04/2021).
• Dodici Regioni/PPAA hanno riportato allerte di resilienza. Nessuna ha riportato molteplici allerte di resilienza.
• In diminuzione il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (46.302 vs 49.186 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve aumento (34,9% vs 34,4% la scorsa settimana). È, invece, in diminuzione il numero di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (39,6% vs 41,5%). Infine, il 25,5% è stato diagnosticato attraverso attività di screening.
I cambi di colore
Dalla lettura del report l’Italia torna quindi a tingersi di arancione e circa 25 mln di italiani lasceranno la zona rossa. Il calo dei casi dell’ultima settimana, complice anche le feste pasquali che hanno visto l’effettuazione di pochi tamponi e l’emergere di pochi casi ha fatto crollare l’incidenza settimanale. E così per Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia,Lombardia, Piemonte e Toscana che proprio per aver superato nelle ultime settimane la soglia dei 250 casi per 100 mila abitanti erano finite in rosso nel monitoraggio di venerdì si aprono le porte della zona arancione dal 12 aprile. Le Regioni hanno infatti confermato l’indice Rt e la soglia di rischio a livelli inferiori a quelli della zona rossa.
Anche la Calabria, che ha sempre avuto l’incidenza sotto i 250 casi ma era andata in zona rossa per l’alto indice Rt e che la scorsa settimana però era già sceso sotto la soglia da zona rossa, scende in zona arancione dato che l'indice Rt è sotto 1,25 anche questa settimana. Per questo il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà in giornata nuove ordinanze che andranno in vigore a partire dal 12 Aprile. Passano in arancione le Regioni Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Toscana. Passa in zona rossa la Regione Sardegna.
Queste Regioni si aggiungono quindi a Marche, Veneto e Pa Trento,Abruzzo,Basilicata, Lazio,Liguria, Molise, PA Bolzano, Sicilia e Umbria confermano la zona arancione.
Per la Campania invece perlomeno fino al 20 aprile sarà zona rossa dato che la Regione ci è finita la scorsa settimana proprio per l’alto indice Rt. Anche la Valle d’Aosta resterà rossa anche perché oltre ad un’incidenza che ancora supera i 250 e un Rt ancora elevato così come la Puglia la cui incidenza è ancora sopra i 250 casi. Diventa rossa anche la Sardegna che ha un alto indice Rt. E zona rossa è stata istituita la zona rossa a Palermo.